Una mamma spagnola è stata condannata a 5 anni di prigione per aver sottratto i figli all’ex italiano.
Bambini contesi: il caso Juana Rivas
Juana Rivas è una mamma di 2 figli che, nel 2016, con il pretesto di far visita alla famiglia di origine in Spagna, aveva portato con sé i bambini che oggi hanno 12 e 4 anni, sottraendoli al compagno Francesco Arcuri, un cinquantenne genovese che da alcuni anni dirigeva con lei un b&b.
Prima di lasciare l’uomo la donna aveva fatto denuncia contro di lui accusandolo di abusi fisici e psicologici su di lei e i figli, aggiungendo che l’uomo le aveva rovinato la vita.
La donna, nel frattempo, aveva trovato l’appoggio dei media nella sua lotta, diventando lei stessa un simbolo della lotta delle donne contro gli abusi.
I giudici però hanno dato un parere completamente opposto.
A parte un episodio di maltrattamenti verificatosi nel 2009, evento per cui Arcuri fu condannato a 15 mesi di carcere, i giudici non hanno potuto accertare altri episodi, né sono stati rilevati maltrattamenti fisici o psicologici sui figli o testimoni delle violenze.
Arcuri inoltre disse di aver ammesso le violenze solo per evitare una lunga battaglia legale che l’avrebbe tenuto lontano dai figli.
In uno dei passaggi della sentenza del giudice Pinas si legge così: “non si spiega né si comprende perché se fu maltrattata in Italia tra il 2012 e il 2016, ai livelli che lei stessa ha raccontato, di tortura e terrore, non abbia denunciato allora [il marito]”.
Durante la sua fuga Juana ha ricevuto l’aiuto di numerosi gruppi femministi che hanno diffuso l’hashtag #JuanaEstáEnMiCasa .
Ora Juana Rivas è stata è stata condannata a 5 anni di carcere per sottrazione illegale di minori, inoltre per 6 anni non potrà esercitare la patria potestà sui figli.
Già l’anno scorso i ragazzi avevano potuto riabbracciare il padre.
“Mi sento male, ma continuerò a combattere” ha rivelato la donna a El Pais.
La donna dovrà anche versare un risarcimento di 30 mila Euro nei confronti del suo ex, oltre a pagare le spese del processo.
Il caso, come avrete intuito, ha avuto molto clamore in Spagna e su di esso si è espressa anche la ministra delle Pari opportunità spagnole Carmen Calvo, la quale ha detto di sperare che Juana non vada in prigione. A ogni modo la Rivas ha detto di voler fare appello.
Unimamme, voi cosa ne pensate di questa sentenza?
Naturalmente il nostro pensiero va a questi bambini, e alle conseguenze su di loro…
Noi vi lasciamo con un approfondimento su molestie e ricatti sessuali.