Una mamma è stata invitata ad allontanarsi dal gestore di un locale mentre allattava al seno.
Elisa, una mamma come tante, si trovava a Genova con la sua famiglia, seduta sui gradini di Piazza Matteotti. Il suo piccolo, Niccolò, di 4 mesi, aveva fame e così la donna si è slacciata il reggiseno per nutrirlo.
Da un locale di fronte, Sciò Polpetta è uscito il proprietario che, additando Elisa, l’ha invitata a spostarsi: “è una questione di decenza non tutte le persone hanno la stessa sensibilità di fronte all’allattamento in pubblico».
Elisa allora si è sfogata su Facebook, trovando il consenso di tante altre mamme che hanno invitato a boicottare la polpetteria. Su Trip Advisor invece sono piovute recensioni negative.
La mamma, nel frattempo, ci è rimasta malissimo. “Non potevo crederci, non si può cacciare una persona da un luogo pubblico: io ho sempre allattato ovunque e quando è possibile cerco di appartarmi per creare un’atmosfera tranquilla, senza nascondermi ovviamente . In quel momento cercavo un posto all’ombra, non pensavo di dar fastidio a qualcuno, é giusto che il diritto di allattare sempre e ovunque venga tutelato. Ci sono rimasta davvero male per il modo perché non mi era mai capitata una cosa del genere”.
Il gestore del locale, Vanni, a sua volta, ha risposto alla mamma via Facebook.
“Ho chiesto alla donna se fosse possibile spostarsi e avrei fatto la stessa cosa con chi fuma. Lo spazio è pubblico, vero, ma erano a 50 centimetri dai miei tavoli -Ho fatto un errore e se sono stato maleducato chiedo scusa: per cercare di esser trasparente ho scritto un post sulla mia pagina ma ho toccato un tasto di sensibilità molto forte. Due minuti dopo averlo postato sono stato coperto di insulti, sto davvero male per la violenza che mi hanno riservato sui social: mi spiace solo aver creato malessere”.
Mamma Elisa ha risposto così: “vorrei che passasse il messaggio che dobbiamo essere tutelate, che non possono accadere queste cose oggigiorno. Non voglio infangare certo questo signore, nel mio sfogo non ho mai fatto il nome dell’attività – spiega – Ma l’uomo che ci ha allontanato adesso cerca di giustificare ciò che ha fatto arrampicandosi sugli specchi anziché porgere delle scuse, che comunque non accetterei perché non sarebbero sincere ma solo legate alle polemiche che sono scaturite dopo“.
Forse accortosi del suo errore il gestore ha cercato di rimediare.
“Il mio stato d’animo non è sereno: creerò un appuntamento dedicato alle mamme che allattano per riconciliarci e far capire che sono le benvenute».
Emanuela Rocca, ostetrica che lotta per l’allattamento al seno come diritto naturale, su Il Secolo XIX ha commentato così: “in una giornata di fine luglio afosa, in una piazza che, ricordiamoci, è luogo pubblico, cos’altro doveva fare questa mamma? Nessuno può permettersi di dire alcunché. Un gesto del genere è da condannare”.
Noi vi lasciamo con un approfondimento su come le leggi non tutelino l’allattamento al seno.
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