Due neonate sono morte per pertosse.
Due neonate che avevano poco più di un mese sono decedute a causa della pertosse.
Le loro mamme, una italiana residente nella zona di Treviglio e l’altra romena residente nel cremasco, non erano vaccinate
Le piccole erano inizialmente in cura ad Alzano Lombardo e a Treviglio per essere poi trasferite al Papa Giovanni di Bergamo.
Le neonate, purtroppo, non hanno risposto alle cure antibiotiche, le loro due mamme invece dopo gli esami sono risultate positive alla pertosse.
Su questo caso è intervenuto anche il dottor Roberto Burioni.
“Alcuni vaccini proteggono per sempre, altri forniscono un’immunità limitata nel tempo. Questo è il caso del vaccino contro la pertosse, dove addirittura la malattia stessa non fornisce una protezione permanente. Fino agli anni 90 contro la pertosse abbiamo usato un vaccino estremamente efficace che era però gravato di alcuni effetti collaterali rari, ma non trascurabili. Dopo quel momento siamo passati ad un vaccino detto “acellulare” che è sicurissimo, ma meno potente”.
Il medico, da sempre impegnato nella divulgazione, ha sottolineato l’importanza dellle vaccinazioni per le mamme durante la gravidanza.
Secondo l’Epicentro dell’Istituto superiore di sanità la pertosse è una malattia infettiva molto contagiosa causata dal batterio Bordetella Pertussis.
La pertosse risulta essere tra le malattie infantili e colpisce prevalentemente i bimbi sotto i 5 anni.
Prendere la pertosse non rende immuni dall’infezione, perché l’immunità declina col tempo.
I sintomi della pertosse sono:
I piccoli infatti possono avere complicazioni a carico del sistema nervoso con possibili danni permanenti a causa della scarsa ossigenazione del sangue per la tosse.
Le altre complicazioni possono essere:
Durante il primo e il secondo anno di vita il tasso di mortalità è dello 0,2%.
Secondo i dati dell’Istituto Superiore di Sanità la copertura vaccinale per la pertosse nel 2017 era pari al 93,3%, al di sotto del limite consigliato che è del 95%.
“Il guaio è notevole in quanto la pertosse è pericolosissima per i bambini molto piccoli. Inoltre, siccome l’immunità contro questa infezione è sempre molto debole, le madri non riescono a trasmettere ai loro figli una quantità adeguata di anticorpi durante la gravidanza: alla nascita i neonati saranno quindi estremamente vulnerabili. Possiamo però proteggerli ugualmente: prima di tutto dobbiamo vaccinare la madre in gravidanza, affinché abbia anticorpi da trasmettere” aggiunge Burioni su Facebook.
L’assessore Giulio Gallera ha spiegato che proprio nella bergamasca, settimana prossima, partirà una campagna di sensibilizzazione per le vaccinazioni per quanto riguarda difterite e pertosse per le mamme nel terzo trimestre di gravidanza.
Unimamme, voi cosa ne pensate di questa storia raccontata su Repubblica?
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