Una mamma vive un post parto molto difficile.
“Mi sono chiesta per un po’ se condividere o meno questa foto alla fine ho pensato che avrebbe mostrato la parte più difficile del post parto e del sacrificio che fanno le donne dal primo giorno.
Kevin ha scattato questa foto per me. Questa è stata scattata il secondo giorno in cui ho partorito Layla. Mentre consumavo il pasto fornito dall’ospedale. Una bistecca super cotta e contorno. Ero in un nuovo territorio. Imparavo ad allattare questo nuovo essere umano che avevo messo al mondo.
Indossando queste mutande a rete e sfoggiando una pancia da donna incinta, nessuno mi aveva detto che la pancia non va giù immediatamente, nessuno mi ha detto che avrei sanguinato.
Nessuno mi aveva detto che avrei trascorso ore piangendo e piena di emozioni. Ricordo di essere rimasta lì nel letto d’ospedale a piangere. Piangevo perché la mia bambina era finalmente qui… FINALMENTE… ma aspetta…Questo voleva dire che lei non era più protetta dentro di me.
Quella era una sensazione spaventosa.
A quel punto penso che Kevin fosse senza parole. L’ho capito mentre venivo tenuta in piedi da lui nella doccia dell’ospedale e piangevo incrollabilmente.
I miei ricordi sono confusi ma ricordo di aver detto: “lei non è più al sicuro dentro di me” e quella è stata una cosa dura da affrontare.
Soffrivo molto… nessuno mi aveva detto che con un parto veloce c’è anche uno strappo.
Mi ero strappato da sopra a sotto e anche di lato. Nelle settimane seguenti non riuscivo a camminare.
Non potevo andare al bagno. Indossavo pannolini giganti. Pensavo che non sarei mai tornata normale.
Kevin doveva aiutarmi in tutto, dal fare pipì a fare le scale.
Essere una mamma è il sacrificio supremo.
Rinunci al tuo corpo per 9 mesi per crescere questo bambino.
Affronti il travaglio e il parto.
Affronti le emozioni che derivano dall’avere figli
Lasci andare tutta la vergogna mentre cammini in casa coi pannolini e chiedi di spruzzare acqua calda sul tuo taglio mentre fai pipì per evitare che bruci.
Trascorri instancabili ore ad attaccare il tuo bambino e ad allattarlo per stabilire un legame e a tenere le scorte di latte perchè vuoi dannatamente allattare al seno.
Rimani paziente attraverso i balzi, gli schizzi e le poppate a grappolo.
Ma ancora più di tutto le mamme rinunciano a ciò che erano prima di diventare una mamma.
Le mamme rinunciano a tanti loro hobbi, sogni e piani.
Le mamme mettono le loro vite in pausa in modo che i bimbi possano vivere le loro.
Dobbiamo gestire molte emozioni e le interiorizziamo in modo da poter essere mamme per i nostri figli.
Non screditate mai una mamma, non sapete la metà di quel che fa.
Ero solita essere Autumn, pazza, adorabile, espansiva Autumn, ora sono la mamma di Layla e mi va bene.
Il messaggio di di Autumn Benjamin su Facebook ha otenuto 120. 637 mila Like e 110 664 condivisioni.
Unimamme, voi cosa ne pensate?
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