Childfree, ovvero il movimento di chi non vuole figli e per questo motivo ricorre alla sterilizzazione volontaria, si sta diffondendo anche in Italia.
Il movimento è nato negli Stati Uniti ma ora si sta diffondendo anche da noi, soprattutto tra i giovani sotto i 30 anni. Diverse le pagine e i gruppi facebook che sono stati aperti su questo tema e lo slogan è “Niente figli. Né ora né mai“.
Chi decide di non avere figli si sottopone all’intervento di sterilizzazione volontaria.
Le origini del fenomeno, a cui la rivista Time ha dedicato una copertina nel 2013, risalgono al diritto rivendicato di scegliere il proprio progetto di vita, senza dover per forza diventare mamme e papà.
In Italia su Facebook molte ragazze e ragazzi si sono aperti al confronto smettendo di sentirsi “isolati”. In questi gruppi tanti i commenti anche di chi li critica.
A parlare del fenomeno la trasmissione “Nemo, nessuno escluso” che nella puntata del 13 aprile ha mandato in onda un servizio in una ragazza, amministratrice di un gruppo facebook “childfree”, dichiara di non aver mai sentito l’istinto materno e che la sua è una scelta ponderata, dopo un aborto a 16 anni e con l’appoggio della madre, che ha confessato di aver avuto la figlia senza volerla.
Nel servizio la giornalista di Nemo ha partecipato ad un pranzo “childfree” e una coppia ha raccontato che il loro progetto di vita non prevede bambini: al centro mettono se stessi, liberi di viaggiare e di decidere cambiamenti nella loro vita senza limiti.
Sui gruppi facebook in molti parlano di luoghi “childfree” in cui vietare l’accesso ai bambini, si lamentano del comportamento delle donne in gravidanza, dei bambini in giro, e di chi ripete sempre la stessa domanda “quando farete dei figli?”.
Ma come ci si sterilizza?
Gli uomini ricorrono alla vasectomia, ossia alla resezione dei dotti deferenti dell’uomo, dei tubicini dove si accumula lo sperma testicolare, costituito da spermatozoi e liquido necessario per la sopravvivenza degli stessi, mentre le donne si sottopongono alla legatura delle tube ovariche o all’asportazione delle stesse (salpingectomia bilaterale volontaria), che impedisce il concepimento. In Italia la sterilizzazione volontaria era un reato fino al 1978, poi la legge 194 l’ha resa legale. E’ sufficiente infatti trovare medico che accetti di fare l’intervento (non proprio facile, dato che molti scelgono l’obiezione di coscienza) e che il paziente si sottoponga ad una visita psicologica prima.
L’operazione se effettuata in ospedale non ha costi e si fa in regime di day hospital.
Circa i numeri dei “childfree”, non esistono dati ufficiali italiani, perché il fenomeno è relativamente nuovo, mentre è noto quello dei “childless” ossia delle persone che pur volendo non riescono ad avere figli: secondo uno studio sull’infecondità europea, la media italiana è tra le più alte in Europa.
I motivi sono diversi e tutti personali, ma alcuni psicologi parlano del rapporto avuto con la madre, della precarietà sempre più diffusa, e della voglia di restare “figli” per sempre.
E voi unimamme, che ne pensate? E’ giusto criticare chi fa scelte diverse, da una parte e dall’altra?
Vi lasciamo con la testimonianza di una ragazza inglese.
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