Selvaggia Lucarelli aveva lanciato un appello su Facebook per ritrovare la madre scomparsa. La donna, 75 anni, soffre di Alzheimer.
Sono state sicuramente ore d’angoscia per la blogger e giornalista Selvaggia Lucarelli. La madre di 75 anni, malata di Alzheimer, si era infatti allontanata da sola dall’ospedale di Vasto, in Abruzzo, dove aveva un appuntamento per fare una risonanza. Approfittando di un momento di distrazione del marito, la donna ha appunto imboccato l’uscita dell’ospedale e da quel momento se ne erano perse le tracce. La giornalista – che si trova in vacanza in Perù – ha lanciato un appello sui social per aiutare le ricerche:
“Ho un annuncio importante.
Mia mamma è in Abruzzo, a Vasto. Oggi pomeriggio alle 14,00 è andata all’ospedale del centro di Vasto perché si era fatta male a un gomito. L’hanno fasciata e lasciata in una stanza per fare una risonanza.
Mio padre si è allontanato. Mia mamma non ha mai fatto quella risonanza e da quel momento è sparita. Soffre di Alzheimer, non si era mai persa.
Le telecamere hanno visto mia mamma uscire dall’ospedale alle 14,10. Poi mi sono arrivate varie segnalazioni, le ultime due in via Luigi Cardone località Sant’Antonio alle 15,20 circa, quindi a 2 km circa dall’ospedale. Da quel momento nessuno l’ha più vista. Era comunque la strada per Cupello (dove abbiamo una casa) , quindi ha tentato di tornare a casa. Nell’immagine a destra la vedete ripresa dalle telecamere mentre si allontana dall’ospedale. (si è tolta la fasciatura)
Io sono in Perù, mio fratello e miei parenti stanno cercando di fare il possibile ma serve che la si cerchi in fretta perché è notte, ha 75 anni e sarà spaventata chissà dove.
Se avete segnalazioni, scrivetemi. Al momento la stanno cercando polizia, carabinieri, vigili del fuoco, protezione civile, privati cittadini. Contiamo di trovarla, ritengo sia rimasta in zona Sant’Antonio, ma le ore passano.
Grazie”.
Fortunatamente la donna è stata ritrovata: “era nei pressi di Monteodorisio camminando nelle campagne. Sta bene. Grazie a tutti”.
Una storia a lieto fine, che pone però i riflettori su una malattia terribile, che rende le famiglie sole di fronte a difficoltà quotidiane come per esempio uscire sperando che una persona a cui vuoi bene non si perda o che le succeda qualcosa.
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