Stiamo parlando di piccoli “intersessuali“, ovvero di bimbi che non sono distintamente né maschi né femmine.
L’approvazione di una legge che tutela queste persone è stata presa dal Governo tedesco a seguita di una sentenza del Tribunale Superiore tedesco, risalente allo scorso novembre e che riguardava una persona persona intersessuale registrata alla nascita come femmina ma che aveva chiesto di cambiare la definizione del sesso in “inter/vario” dopo che alcune analisi avevano stabilito che il suo corredo cromosomico era atipico, né maschile né femminile. In questa sentenza si legge che le attuali norme sullo stato civile sono discriminatorie nei confronti delle persone intersessuali.
Nella sentenza si sottolinea che l’identità sessuale di un individuo è protetta come diritto fondamentale.
Già dal 2013 in Germania i bambini nati con le caratteristiche di entrambi i sessi possono non indicare le opzioni di genere di maschio e femmina.
Ma cosa significa essere intersessuale? Significa non avere tratti sessuali, come genitali o cromosomi, che si adattano perfettamente alla distinzione tra maschi e femmine. L’intersessualità si può riconoscere alla nascita o anche dopo, durante la pubertà.
Le stime riportate dalle Nazioni Unite indicano che la popolazione mondiale interessata oscilla tra lo 0,5 e l’1,7%
Se il Parlamento approverà il testo sarà possibile di indicare come “vario” il genere dei neonati e non più lasciarlo vuoto.
Unimamme, voi cosa ne pensate di questa possibilità?
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