Simona, una mamma in procinto di partorire il terzo figlio, una bambina, si è recata presso il pronto soccorso della Poliambulanza di Brescia lamentando forti dolori. Il medico di turno l’ha rimandata a casa dove la donna ha partorito da sola, senza assistenza, solo due ore dopo.
“Non ero d’accordo tanto che ho anche detto al medico che essendo sotto terapia da mesi per rischio di trombosi venosa avrei dovuto fare un parto con elasto compressione“ ricorda la donna, che ha tentato di opporsi alla decisione del medico di turno. Ma non c’è stato niente da fare e lei e il marito hanno dovuto lasciare l’ospedale decidendo però di rimanere nei pressi e facendosi ospitare dalla sorella di Simona, a Roncadelle.
“Io e mia figlia abbiamo rischiato grosso“ aggiunge la donna, specificando che la sua bambina è nata solo 2 ore dopo il loro arrivo a Roncadelle.
La mamma ha dato alla luce la figlia senza assistenza, prima che arrivassero i soccorsi del 112.
Successivamente Simona e la sua piccola sono state trasportate presso gli Spedali Civili di Brescia con il cordone ombelicale ancora attaccato.
“Spero che la mia storia possa almeno far riflettere qualche medico ansioso di rimandare a casa le donne incinta. Ho contattato un avvocato per vedere se ci sono le condizioni per procedere contro il medico della struttura”.
Nessun commento è pervenuto da parte della Poliambulanza, come si legge su Il Giornale di Brescia.
Unimamme, cosa ne pensate di questa vicenda? Non è la prima volta che sentiamo storie di mamme rifiutate dall’ospedale, purtroppo. A voi è successo?
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