Tra gli escursionisti travolti e uccisi dall’esondazione del torrente nelle Gole del Raganello ci sono persone di 5 regioni: Lombardia, Lazio, Campania, Puglia e Calabria.
Tra queste una mamma di Torre del Greco, Immacolata Marrazzo, che si trovava con il marito e i due figli, questi sopravvissuti e ricoverati in ospedale.
Un papà e una mamma di Qualiano, Napoli, Carmen Tammaro e Antonio Santopaolo, che hanno lasciato due figli, di cui uno però ricoverato in ospedale.
Un papà di Brindisi, Gianfranco Fumarola, morto in ospedale che però è riuscito a salvare i due figli di 11 e 12 anni che erano con lui durante l’escursione, mentre la moglie e il figlio piccolo non erano andati con loro e si sono salvati.
Due amiche pugliesi, Claudia Giampietro e Myriam Mezzolla, ballerine, in vacanza insieme.
Una guida degli escursionisti, Antonio De Rasis di Trebisacce, provincia di Cosenza, volontario della protezione civile che era intervenuto anche dopo la valanga a Rigopiano.
Una donna di Bergamo, Paola Romagnoli, ricercatrice universitaria.
Un ragazzo, Carlo Maurici, e una ragazza, Valentina Venditti, di Roma.
Il presidente della Repubblica ha espresso solidarietà ai famigliari mentre il presidente della regione Calabria ha disposto una giornata di lutto regionale per il 22 agosto.
Nel frattempo la Procura della Repubblica di Castrovillari ha aperto un fascicolo contro ignoti per i seguenti reati:
Delle 20 persone tratte in salvo dai soccorritori 11 sono i feriti ricoverati in ospedali diversi a seconda della gravità delle ferite riportate.
La bambina salvata dal dirigente medico dell’elisoccorso regionale della Calabria, Pasquale Gagliardi, è stata invece trasferita al Gemelli di Roma in Terapia Intensiva per insufficienza respiratoria acuta da inalazione di acqua fangosa.
Secondo il capo del Dipartimento della Protezione Civile, Angelo Borrelli, si è trattato di una tragedia evitabile perché c’era allerta gialla. Un testimone ha invece accusato il fatto che molti escursionisti non vanno adeguatamente preparati :”Questo posto era diventato un luna park. Non è possibile vedere bambini con infradito che si avventurano per i sentieri e donne con vestiti da spiaggia” si legge su Rainews.
Secondo quanto riferito dalla Prefettura, in totale erano 36 gli escursionisti, divisi in due gruppi.
Ricordiamo che il numero diffuso dalla Prefettura di Cosenza per avere informazioni è lo 0984 8980651.
Cos’altro aggiungere unimamme, un’escursione non può finire così… Occorre sempre essere sicuri che il luogo che si decide di visitare sia sicuro, che le previsioni lo consentano e non improvvisarsi “esploratori”.
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