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Primo e secondo figlio: cambia il modo in cui si cresce

Published by
Valentina Colmi

Essere un primo figlio o un secondo figlio può determinare il modo in cui si cresce attraverso l’educazione dei genitori. 

I genitori dicono che i figli sono tutti uguali, ma non è veramente così, visto che ormai sappiamo che esiste un figlio preferito.

Secondo uno studio statunitense, più dell’80% delle madri americane ha infatti più di un figlio e ciò che manca al primo figlio – per esempio l’interazione con altri bimbi per via dell’attenzione che i genitori ripongono su di loro – non viene percepito dai secondogeniti, i quali, condividendo attenzione e risorse dei genitori sono invece più portati alla socializzazione.

Per il loro studio, i ricercatori del National Institute of Child Health and Human Development (NICHD), sono state reclutate 55 madri. E’ stato studiato come si comportano con il loro primo figlio attorno ai 20 mesi e hanno ripetuto lo stesso test con il secondo figlio nella stessa età. Inoltre, un ricercatore è andato a casa dei partecipanti per poter comprendere il comportamento dei genitori.

Sono state filmate le madri da sole con il loro primo figlio e poi con il secondo durante una visita di due ore.

Sono state raccolte delle informazioni sulla mamma inclusa la sua intelligenza verbale, il contesto di provenienza anche del resto della famiglia.

Inoltre le madri hanno compilato un questionario sul proprio modo di vivere la genitorialità.

E’ stato scoperto che le madri fanno delle attività diverse tra il primo e il secondo figlio: per esempio giocano molto di più col primo e meno con il secondo.

I ricercatori hanno inoltre notato che il primo figlio è più socievole ed emotivamente disponibile rispetto al secondo. Pertanto, anche se l’approccio della mamma alla genitorialità rimane lo stesso, cambia delle attitudini e questo può influenzare il comportamento dei bambini.

La dottoressa Diane Putnick, co autrice dello studio e ricercatrice al NICHD’s Section on Child and Family Research, ha detto a Newsweek: “Quello che studio ci dice è che le madri non trattano sistematicamente in maniera differente i loro bambini, come se avessero un figlio preferito, ma che il loro comportamento con i figli è differente. Le madri guadagnano conoscenza della genitorialità con il tempo e si spostano verso maggiori responsabilità verso il successo o i fallimenti con l’esperienza“.

E voi unimamme cosa ne pensate?

Intanto vi lasciamo con il post che parla di 4 consigli per affrontare la realtà sul fatto che esista un figlio preferito.

Valentina Colmi

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