A stabilirlo un’antica legge del Regno, che attribuisce naturalmente la custodia dei royal babies alla Regina. Quest’ultima, infatti, ha l’ultima parola su tutto ciò che riguarda i bis-nipotini, dall’educazione ai trasferimenti all’estero, dai matrimoni ai divorzi. Ovviamente così è stato per Lady D (quando dopo la separazione, nel ‘94, la principessa voleva trasferirsi in Australia con i figli, fu bloccata proprio da questa legge) e così sarà anche Harry e Meghan, che di fatto non avranno la custodia legale dei loro figli.
“Questa legge trova la sua ragione storica in un accadimento risalente a 300 anni fa – spiega l’esperta di reali inglesi Marlene Koenig – Re Giorgio I di Inghilterra (1660-1727) non aveva un buon rapporto con suo figlio Giorgio II; quando quest’ultimo rifiutò di assegnare ai propri figli il padrino scelto dal re, Giorgio I, in qualità di sovrano, chiese un intervento parlamentare”.
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Nel 1717, dunque, 10 legislatori su 12 votarono per affidare la tutela legale dei figli e dei nipoti di Giorgio II a Giorgio I. Nacque così la cosiddetta legge “The Grand Opinion for the Prerogative Concerning the Royal Family”, che vale tutt’oggi.
Certo che, viste da fuori, certe usanze della famiglia reale inglese sembrano davvero assurde, vero Unimamme?
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