“Prima gli esseri umani”: l’appello alla solidarietà di Andrea, misterioso benefattore di Milano, creatore di Fondazione Condividere.
Un accorato appello lanciato da Andrea (nome di fantasia) di Fondazione Condividere, anonimo e misterioso benefattore di Milano che tanto ha fatto e sta facendo per le persone in gravi difficoltà economiche, sia italiani che stranieri.
“Prima gli esseri umani” è il titolo semplice e accorato dell’appello di Andrea di Fondazione Condividere, pubblicato su una pagina del Corriere della Sera il 29 agosto 2018.
Andrea è un misterioso benefattore di Milano, una persona benestante che da anni ha deciso di mettere a disposizione dei più bisognosi parte della sua fortuna, per aiutare italiani indigenti, colpiti duramente dalla crisi economica o da una malattia, ma anche gli stranieri che si trovano in Italia, migranti o rifugiati che siano.
A seguito delle aspre polemiche che hanno accompagnato la vicenda della Diciotti, la nave della Guardia Costiera italiana che trasportava migranti eritrei, bloccata dal governo italiano per giorni prima in mare e poi al porto di Catania, impedendo ai passeggeri di scendere, Andrea ha deciso di intervenire pubblicamente con il suo accorato appello a restare umani per spiegare il motivo per cui dobbiamo aiutare anche gli stranieri, migranti o rifugiati che siano e perché questa solidarietà, materiale e spirituale, non toglie nulla né a noi né agli italiani bisognosi.
Così Andrea, che dialoga con le persone attraverso la pagina Facebook della Fondazione Condividere, ha deciso di comprare una pagina del Corriere della Sera per far arrivare il suo appello a più persone possibili. “Prima gli esseri umani”, non importa se italiani o stranieri. Quello che conta è che sono esseri umani, persone con una dignità che hanno bisogno di aiuto.
“In questi 15 anni ho incontrato ed aiutato centinaia di persone, di ogni razza e di ogni età e le ho aiutate tutte senza mai scegliere e senza mai farmi domande domande sulla loro condizione“. Così inizia l’appello di Andrea a favore della solidarietà verso tutti, senza distinzione di età, razza o altro. Seguono i nomi delle persone che ha aiutato e delle loro terribili condizioni di indigenza. Persone bisognose di aiuto, fratelli, per le quali non fa differenza l’essere stranieri.
“Chiudersi nel recinto mentale del proprio egoismo e coltivare la paura dell’altro, del diverso, non ci aiuterà a stare meglio né renderà la nostra vita degna di essere vissuta. Io ho scelto gli esseri umani e ne sono felice“, conclude Andrea, l’angelo invisibile di Milano.
La pagina pubblicata sul Corriere della Sera
A questo link si può ascoltare l’intervista di Radio1 ad Andrea. Il benefattore di Fondazione Condividere ha espresso preoccupazione per il clima di odio che si respira in questo momento in Italia. Andrea ha ribadito che non ci sono prima italiani o stranieri, ma solo esseri umani che vanno aiutati.
In questi giorni vi abbiamo raccontato diverse storie toccanti sui migranti eritrei che hanno viaggiato a bordo della nave Diciotti e delle terribili vicissitudini che hanno dovuto subire. Quando le persone non sono più solo un numero a bordo di una nave, ma diventano individui concreti e reali con un vissuto alle spalle e una vita da raccontare, tutto cambia. Sulla nave della Guardia Costiera erano presenti diversi minori non accompagnati, i primi ad essere sbarcati, ma anche diverse donne con storie terribili di violenze subite in Libia. Storie atroci di abusi che non vorremmo ascoltare, ma con le quali siamo tutti chiamati a fare i conti, perché non possiamo semplicemente voltarci dall’altra parte.
Noi condividiamo l’appello di Andrea di Fondazione Condividere e voi unimamme, che ne pensate?
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