Questa storia potrebbe essere un film, uno di quelli dove il poliziotto che conduce le indagini ha il volto di Denzel Washington. Invece è la realtà. E forse per una volta ci sarà anche il lieto fine.
Si tratta delle indagini relative all’assassinio di Nicky Verstappen, un ragazzino di 11 anni che era scomparso nell’agosto del 1998 mentre si trovava all’interno di un campeggio estivo vicino alla riserva naturale di Brunssummerheide, nel sud dei Paesi Bassi. Il suo corpo fu scoperto il giorno dopo, nascosto tra gli alberi a circa un chilometro e mezzo di distanza, stuprato e ucciso.
Il materiale biologico rinvenuto sul pigiama faceva riferimento ad un DNA maschile, di cui però non si era trovata traccia nelle banche nazionali né in quelle di altri Paesi.
Una prima svolta delle indagini è avvenuta nel 2012, quando i Paesi Bassi approvarono una legge per reati particolarmente gravi: secondo questa, infatti, è consentito effettuare la “ricerca famigliare” del DNA, cioè prelevare campioni su larga scala con le persone che hanno potenzialmente una parentela con chi ha commesso il crimine. In questo caso si può confrontarli con il campione originale e cercare il colpevole. Visto che questa nuova tecnica ha portato alla risoluzione di due importanti casi, si è deciso di procedere allo stesso modo anche per il caso Verstappen.
Nel 2013 si è infatti deciso di ordinare nuove indagini sul DNA per il caso del 1998:
Tra i volontari non è stata trovata nessuna corrispondenza, mentre quando una persona non si è presentata al campionamento obbligatorio, qualche pezzo del puzzle ha cominciato a ricomporsi. La persona era Jos Brech, un cittadino olandese di 55 anni, era scomparso da aprile. Al momento dell’omicidio Brech viveva con sua madre a circa 16 chilometri dal luogo dell’omicidio; si è anche scoperto che era stato citato in un caso di violenza sessuale nel 1985 e che si trovava nei pressi del campeggio alcuni giorni dopo l’omicidio. Pur se interrogato dalla Polizia, venne lasciato andare.
Quando la Polizia ha confrontato i campioni di DNA prelevati dai membri della famiglia di Brech e da alcuni vecchi abiti trovati a casa della madre ha scoperto che il DNA combaciava con quello trovato sul pigiama di Nicky Verstappen nel 1998.
Ora bisognava trovarlo; gli investigatori hanno reso noto un identikit e nel giro di pochi giorni un cittadino olandese lo ha riconosciuto. Sono andati a prenderlo in una casa abbandonata su una collina vicino a Castellterçol, una città vicino a Barcellona.
Brech è stato arrestato mentre spaccava la legna vicino ad una casa usata come una specie di comune. E’ stato descritto come un esperto di sopravvivenza, visto che sono stati trovati articoli da pesca, un libro sulle piante selvatiche commestibili, cibo secco, stivali, attrezzatura da montagna e batterie. La Polizia ha fatto sapere che dal momento della scomparsa ha vissuto in vari rifugi all’aperto e case abbandonate di tutta Europa.
E poi ha citato Peter de Vries, un giornalista olandese, che in questi anni ha seguito la famiglia, permettendo di fatto di trovare il principale sospettato.
E voi unimamme cosa ne pensate?
Intanto vi lasciamo con il post che parla di un ragazzo di 17 anni che fa strage in una scuola uccidendo 10 persone.
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