L’anno scolastico 2018-2019 è ormai imminente, le vacanze sono un lontano ricordo e l’arrivo di settembre coincide per la maggior parte dei nostri figli una sola cosa: tornare alle vecchie abitudini, che dopo 3 mesi di vacanza sono un po’ difficili da ritrovare.
Come ci si deve comportare affinché i piccoli, ma non solo loro, ritornino tra i banchi senza troppo stress?
Secondo la Società italiana di pediatria preventiva e sociale (Sipps) è importante che i bimbi fin da subito vengano “corretti” a tavola e a fare movimento: “Per far sì che i nostri figli abbiano un rientro graduale e piacevole a scuola – spiega Giuseppe Di Mauro, presidente Sipps – è opportuno che i bambini comincino fin da subito ad avere una corretta alimentazione e a praticare regolare attività fisica durante il giorno: questo aiuta a scaricare lo stress, combattere in maniera naturale i malumori e a conciliare il sonno”.
Altra cosa importante è infatti il riposo: “E’ fondamentale che i bambini e gli adolescenti riposino in maniera corretta – raccomanda Di Mauro – I genitori, infatti, tendono a sottovalutare questo aspetto che riguarda i propri figli, che oggi più che mai si trovano ad affrontare troppi impegni e a vivere stimoli eccessivi che disturbano il riposo notturno”.
Ma quante ore dovrebbero dormire i piccoli durante la notte? “In media un bambino di età compresa 3-5 anni dovrebbe dormire non meno di 10-13 ore, dai 6 ai 10 anni non meno di 9-11 ore e non meno di 8-9 ore per i bambini della fascia di età compresa tra gli 11 e i 13 anni“.
Riposare un numero sufficiente di ore infatti è fondamentale per avere un buon profitto anche tra i banchi: diversi studi hanno infatti dimostrato che se non si dorme il tempo necessario, questo incide negativamente sulla memoria, sull’attenzione e sulla capacità di giudizio. Via allora videogiochi, tablet, computer o televisione, che possono provocare ansia e agitazione.
Anche l’alimentazione ha un ruolo fondamentale: “Per riprendere al meglio il ritmo scolastico – aggiunge il presidente Di Mauro – non dimentichiamo l’importanza della prima colazione, che deve offrire la giusta quantità di zuccheri, vitamine e grassi necessari per affrontare al meglio, e con energia, il resto della giornata”.
“E’ poi importante – dice Leo Venturelli, membro del Consiglio direttivo della Società italiana di pediatria preventiva e sociale e Garante cittadino dell’infanzia e dell’adolescenza a Bergamo – far riprendere il ritmo giusto ai bambini, ritmo cadenzato dagli orari scolastici (quindi andare a letto presto la sera per essere svegli e vigili al mattino), dal numero dei pasti (5 al giorno, suddivisi in 2 pasti principali, una colazione e 2 merendine a metà mattino e pomeriggio), dal gioco organizzato, dalla ripresa di incontri coi coetanei”.
L’organismo dei bambini, ma anche degli adulti, funziona meglio se segue dei ritmi regolari.
E allora forza, buon inizio anno!E voi unimamme cosa ne pensate?
Intanto vi lasciamo con il post che parla delle emozioni che contano a scuola.
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