In futuro si dirà addio ai quaderni e alle matite: al loro post i tablet.
In un’intervista rilasciata dal Ministro dell’Istruzione Marco Bussetti si è parlato del futuro della scuola, che deve essere al passo con i tempi: questo significa soprattutto una cosa, ovvero la tecnologia.
Secondo Bussetti infatti “cambiare impostazione della didattica, usare le nuove tecnologie, insegnare a relazionarsi con i social media, valorizzare il public speaking e il debate, puntare sulle materie Stem (scienze, tecnologia, ingegneria e matematica)” è importante per rendere la scuola un luogo che si allinei con la società, ormai sempre più impermeabilizzata dall’high tech.
Il Ministro Bussetti ritiene che per realizzare tutto questo non ci si sia neanche bisogno di molti investimenti: “Non credo che ne servano molti, il tablet sarà il nuovo quaderno tra pochi anni, possiamo usare meglio investimenti fatti”.
Oltre a questo, il Ministro ha parlato di migliorare le lezioni in lingua inglese e di Puntare sulle discipline STEM – Science, Technology, Engineering e Math – una sorta di pacchetto che ormai è noto in tutto il mondo e che fa leva su scienze, tecnologia, ingegneria e matematica per aumentare il livello di competitività degli studenti e dare loro maggiori possibilità di impiego futuro (partendo già dalle elementari).
E’ vero che troppa tecnologia potrebbe fare anche male, ma è vero che l’utilizzo dei nuovi strumenti didattici può aiutare i più piccoli ad usare gli strumenti che li circondano.
D’altronde, in molte realtà le nuove tecnologie sono state affiancate ai quaderni e alle penne, con risultati tutt’altro che negativi. Per questo bisogna studiare un piano strutturato che possa aiutare gli studenti in questo passaggio.
E voi unimamme cosa ne pensate? Intanto vi lasciamo con il post che parla di cellulari vietati a scuola: la decisione drastica delle Francia.