Una telefonata anonima ha avvistato Ana Belén della sua adozione, di cui lei non era consapevole.
Ana infatti è nata nel 1973 a Madrid, durante la dittatura franchista, il suo è uno dei numerosi casi di bambini rubati, sotttratti alle loro famiglie di origine e affidati a famiglie adottive in cambio di denaro.
Ana, solo fino a pochi giorni fa era completamente ignara della sua vera identità. Poi, come accennavamo, una telefonata anonima ha cambiato completamente la sua vita.
Così ha scoperto che sua mamma si chiama Pilar, ha 69 anni e vive a Madrid.
Il riavvicinamento però non è stato facile. “La prima volta che ho telefonato a mia madre, lei era rimasta confusa e sconvolta. Poco dopo, però, mi ha richiamato e mi ha fornito tutti i dati relativi alla sua gravidanza e alla mia nascita: tutto coincideva alla perfezione”.
Ana ha scoperto perché i genitori naturali non l’avessero mai cercata in tutti quei lunghi 45 anni.
“Mi avevano detto che era morta lo stesso giorno del parto in clinica. Quando mia figlia nacque, me la misero per un po’ tra le braccia, poi la portarono via e mi intubarono, sedandomi. Una volta risvegliatami, mi dissero che la bimba era morta” ha dichiarato mamma Pilar.
Ana ha scoperto di avere tre fratelli, tutti in vita, che lei ora è ansiosa di conoscere, così come è desiderosa di incontrare il padre.
Unimamme, cosa ne pensate di questa drammatica vicenda di cui si parla su 20 minutos?
Noi vi lasciamo con un approfondimento sui bambini rapiti e venduti online come merce.
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