Quando Simona Ventura è giunta al reparto di oncologia dell’ospedale di Cagliari, ha appreso una notizia tristissima.
È stata Manuela Ambu, presidente della associazione Charlibrown che sostiene i malati di tumore e le loro famiglie all’ospedale microcitemico di Cagliari, a raccontare la triste storia della cagliaritana Rosy, che per un soffio non è riuscita a realizzare il suo più grande desiderio: conoscere Simona Ventura.
«Alcune settimane fa abbiamo fatto il solito giro con foglio e penna dai pazienti e a ognuno di loro è stato chiesto di scrivere un desiderio – ha raccontato Manuela in un post sulla pagina Facebook dell’associazione – Ho scelto il desiderio di Rosy, 39 anni, che ha chiesto di incontrare un volto femminile molto noto a Canale 5: la meravigliosa super Simo. Rosy stava già andando via, ma noi ci siamo attivati subito. Purtroppo Rosy non mi ha aspettata: è volata via lasciando un marito e una bimba di 9 anni, oggi (il 14 pomeriggio, ndr) il suo desiderio in carne e ossa si trovava in reparto, non sarà lo stesso, ma so che tu sarai tanto felice e come sempre mi dirai: mancu mali ci sesi tui s’amori miu».
LEGGI ANCHE: Simona Ventura: “Dopo la mia prima volta sono rimasta incinta e ho abortito”
Ma nei suoi ultimi giorni di vita, la 39enne Rosy non ha pensato solo a se stessa. Già perché la seconda parte del messaggio conteneva un secondo grande desiderio: «Rosy scrive queste parole: se non dovessi riuscire io a incontrare Simona per favore portala in Oncoematologia dai piccolini. Questo è il mio desiderio più grande. Noi così abbiamo fatto. Simo era lì per te. Un ringraziamento speciale a super Simo e il suo staff per aver accettato il mio invito. Ciao Rosy».
E così, lasciando questo mondo, Rosy ha potuto fare un ultimo grande regalo, e a poche ore dalla sua morte il reparto di oncologia pediatrica dell’ospedale in cui aveva passato tanto tempo si è riempito di gioia e sorrisi. Una storia straziante ma anche bellissima, non trovate Unimamme?