In America hanno le cheerleaders, ragazze vestite non proprio con il dolce vita e i mutandoni della nonna, che tra una pausa e l’altra di un match sportivo allietano gli spettatori con balletti e coreografie. Qui invece abbiamo delle ragazzine di 15 anni che indossano una maglietta aderente e pantaloncini “giro chiappa” durante una partita di calcio del Vicenza Calcio. Alla prima giornata casalinga del campionato di serie C, i biancorossi veneti hanno fatto parlare di sé più che per la prestazione contro il Giana Erminio per le “ball girls”, appunto. L’idea è stata di Renzo Rosso, patron del marchio jeans Diesel e anche proprietario della società.
Il Vicenza calcio alla fine ha dovuto intervenire con un comunicato: “Apprendiamo con rammarico delle polemiche suscitate dall’iniziativa di collaborare con le realtà sportive femminili del territorio, nell’attività di recupero palloni a bordocampo, durante le gare interne della nostra prima squadra. A suscitare scalpore l’abbigliamento indossato dalle ragazze, abitualmente utilizzato nella vita quotidiana delle teenager, ma strumentalizzato in particolare da una foto scattata dagli spalti diventata virale sui social network. Non era nostra intenzione ledere la sensibilità del pubblico, né soprattutto esporre le ragazze a critiche così forti che non meritano, avendo partecipato con entusiasmo all’evento, in accordo con la loro società di appartenenza. Proprio per affermare la bontà dell’iniziativa volta a promuovere la sinergia tra realtà sportive del territorio, prenderemo atto delle reazioni suscitate, nelle forme e modalità organizzative delle future partite”.
Mi sorprende che il Vicenza Calcio pensi che le teenager siano tutte amanti del pantaloncino striminzito e delle magliette strette. Che considerazione abbiamo delle nostre ragazze? E’ vero: arriva un’età in cui più o meno a tutte piace indossare degli indumenti che mai si metteranno più nella vita, ma cosa si insegna in questo modo? Come si fa a mandare allo sbaraglio delle ragazzine mezze svestite sotto gli occhi di 7000 spettatori? Una cosa è certa: la prossima volta vogliamo dei raccattapalle a petto nudo, tanto è così che vanno in giro i ragazzini.
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