Giulia Grillo sanità: incinta racconta cosa ha fatto per proteggere il figlio e parla di abolire abolire superticket e l’obbligo per il vaccino esavalente. Dichiarazioni che stanno facendo discutere.
Nuove dichiarazioni dalla Ministra della Salute Giulia Grillo sulle politiche sanitarie. Parole che stanno facendo discutere. Ecco cosa ha detto.
Mentre il Ministro dell’Economia sta mettendo a punto la legge di Bilancio, Giulia Grillo, titolare del dicastero della Salute, promette più fondi alla sanità: “Sono certa ci sia spazio per avere più risorse“, assicura. La ministra conta di ricavare delle risorse dalla ricontrattazione della spesa farmaceutica.
Grillo promette “l’abolizione concreta del superticket prevedendo un’adeguata copertura che prima mancava. Poi via al ticket sui farmaci per le fasce più bisognose e gli anziani. Mi piacerebbe farlo già in questa finanziaria, però abbiamo 5 anni di tempo“.
Nell’intervista concessa all’edizione di Roma del Corriere della Sera, Giulia Grillo ha parlato anche della sua maternità. La ministra, infatti, è in dolce attesa e si sta organizzando per la nascita del bambino mantenendo gli impegni al ministero. La Grillo ha preso casa vicino al suo ufficio, per poter avere il bambino accanto a sé il più possibile e allattarlo al seno. Se potrà lo porterà anche al ministero. Quando non potrà allattarlo, dice, userà il tiralatte. Giulia Grillo sostiene l’importanza dell’allattamento al seno, ma allo stesso tempo dice alle mamme di non colpevolizzarsi se non riescono ad allattare.
Grillo ha smesso di fumare, bere alcolici e mangiare i dolci, di cui pure è golosa. Tutto per proteggere il suo bambino. La ministra ha anche fatto il richiamo della vaccinazione contro tetano, difterite e pertosse. Fare questa vaccinazione in gravidanza, infatti, è fondamentale, perché serve soprattutto a proteggere i neonati contro la pertosse prima di ricevere il vaccino esavalente. La pertosse nei neonati prima del vaccino può essere mortale, come purtroppo ci hanno ricordato recenti casi di cronaca. Proprio il Ministero della Salute con una recente tabella ha raccomandato la vaccinazione in gravidanza.
La gravidanza è arrivata in modo inatteso all’età di 43 anni, Grillo però ricorda a tutte le donne che la fertilità ad un certo punto della vita finisce, per questo una donna che desidera un figlio non deve aspettare troppo a lungo: “La fertilità non è per sempre e la donna deve essere messa nelle condizioni di usarla grazie ad aiuti sociali. Serve un piano per la famiglia“.
Sui vaccini Giulia Grillo afferma: “Quelli contro il morbillo e la rosolia devono restare obbligatori e vorrei lo diventassero anche per gli operatori sanitari. Gli adulti non vaccinati sono un pericolo. Vogliamo superare la legge Lorenzin sull’obbligo col disegno di legge ora presentato in Parlamento – sottolinea -. Quella legge è stata utile e ha indotto tanti genitori a vaccinare in quanto è servita a sollevare il dibattito. Segno che la gente ha bisogno di informazione. Pensiamo a uno strumento flessibile che consenta a Comuni e Regioni di intervenire localmente con l’obbligo, sempre in accordo col ministero“.
La ministra della Salute, dunque, difende la proposta di “obbligo flessibile”. Convinzione ribadita anche durante il suo intervento alla trasmissione tv “L’Aria che Tira” su La7. Grillo sostiene che non è l’obbligo vaccinale a far risalire le coperture, ma “la presa di coscienza dei cittadini“.
“Non siamo contro i vaccini – ripete Grillo -, siamo favorevoli, ma vogliamo che lo strumento dell’obbligo sia utilizzato in maniera intelligente e solo dove è necessario, come si fa anche in altri Paesi. Ad esempio è necessario l’obbligo sul morbillo, mentre non lo è per l’esavalente, per il quale credo sia sufficiente la raccomandazione“.
Parole che stanno suscitando reazioni e polemiche.
“Forse abbiamo capito male – interviene duramente Caterina Bini, senatrice del Pd e componente della Commissione Sanità – La ministra della salute Grillo ha appena detto di non essere contraria ai vaccini, ma di preferire l’obbligatorietà per il morbillo ma non per l’esavalente. Non crediamo alle nostre orecchie. L’esavalente contiene il vaccino per difterite, tetano, pertosse acellulare, poliomielite, epatite B ed haemophilus influenzae di tipo B, cioè malattie mortali o gravemente invalidanti, specie se prese dai neonati. L’esavalente è dunque un salvavita: non solo è gravissimo retrocedere sull’obbligo, ma è inaudito lasciare intendere ai genitori che possano evitare di fare questo vaccino ai figli“.
Critico anche il virologo Roberto Burioni che parla di confusione in tema di politica vaccinale.
Il vaccino esavalente protegge da poliomielite, difterite, tetano, epatite B, pertosse, haemophilus influenzae tipo B, la copertura vaccinale in Italia per questo vaccino è nella media nazionale poco superiore al 94%, ma non arriva a quel 95% necessario per assicurare l’immunità di gregge. Più bassa la copertura del vaccino contro il morbillo che è di circa l’87,3% nella media nazionale. Contro il morbillo si usa il vaccino trivalente (morbillo, parotite, rosolia o quadrivalente/tetravalente con la copertura anche per la varicella, obbligatorio per i nati dal 2017.
Insomma, per garantire coperture efficaci c’è ancora molto da fare. Basteranno le informazioni e le raccomandazioni come sostengono la Ministra della Salute e il governo?
Che ne pensate unimamme?
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