Bambino autistico lasciato solo alla festa di compleanno, solo un compagno accetta l’invito. La mamma si sfoga su Facebook.
Una storia di discriminazione nei confronti di un bambino autistico. Il piccolo di 4 anni è stato abbandonato dai compagni per la festa del suo compleanno. La vicenda è diventata pubblica a seguito dello sfogo della mamma su Facebook.
Per il quarto compleanno di suo figlio, Maria Giovanna aveva organizzato una festa invitando i compagni della scuola d’infanzia del suo bambino, Francesco. Erano 23 i bambini invitati alla festa, nella sede di una Onlus di Cavezzo, in provincia di Modena. Quasi nessuno, però, si è presentato: solo una mamma ha portato suo figlio.
Una storia che fa stringere il cuore e forse ha un risposta, ancora più triste, nella condizione del bambino lasciato solo: Francesco è affetto da autismo. Il piccolo sarebbe solo uno dei tanti bambini discriminati perché “diversi”, malati o affetti da una particolare condizione. Ve ne abbiamo raccontate diverse.
Questa storia è diventata di dominio pubblico a seguito del post di sfogo che la mamma del bambino autistico ha pubblicato su Facebook.
“Solo cinque genitori mi hanno risposto“, hanno detto Maria Giovanna sull’invito alla festa per il compleanno del figlio. “Tutti gli altri hanno ignorato il mio messaggio, mentre una sola mamma ha portato il suo bambino alla festa che avevo organizzato nella sala dell’associazione di volontariato Piccolo Principe, che io stessa ho fondato per aiutare i bambini come il mio. Forse ha dato fastidio che nell’invito si chiedesse di non portare regali, poiché mio figlio ha tanti giocattoli, ma piuttosto di fare una donazione. Non avrei mai pensato, però, che rimanessimo soli“. La donna ha detto di non aver capito questa discriminazione nei confronti suoi e di suo figlio.
Una delusione cocente, per fortuna però Francesco “a causa della sua malattia, non ha capito che cosa è successo“. Ha spiegato la mamma. Francesco ha sorriso sempre durante la sua festa di compleanno, nonostante i suoi compagni l’avessero lasciato solo. Maria Giovanna però vuole che quello che è successo “si sappia, che questa storia diventi ‘virale‘”. Tutti devono sapere che è successo, perché nessun bambino merita un trattamento del genere.
Il post di Facebook con cui la mamma racconta la festa di compleanno di suo figlio andata deserta
Il messaggio di mamma Maria Giovanna Carlini non è rimasto inosservato. Gli organizzatori di Milano Kids Festival, una manifestazione dedicata ai bambini che si tiene nel parco di Milano City Life, hanno deciso di invitare il piccolo Francesco e la sua mamma alla manifestazione che si è tenuto domenica 30 settembre, per una festa di compleanno con i fiocchi. Gli animatori di Milano Kids Festival hanno organizzato giochi e laboratori per i bambini presenti che hanno giocato insieme a Francesco. Per il piccolo, poi, è stata preparata una torta di compleanno con quattro candeline azzurre. Francesco ha ricevuto anche dei regali, come ha scritto Il Resto del Carlino nell’edizione di Modena.
La mamma ha anche preso la parola in pubblico, raccontando la storia di suo figlio: “Mio figlio fino a 15 mesi era un bimbo come tutti gli altri, poi ha iniziato a non guardarci più, a isolarsi, a urlare. Arrivare alla diagnosi è stato difficile e abbiamo dovuto subire anche le critiche di chi pensava fossimo cattivi genitori, non in grado di educare nostro figlio, perché anche solo andare al supermercato per lui è un trauma“.
“Alcune mamme della classe di mio figlio non mi rivolgono più la parola – ha continuato la mamma -, nessun messaggio di solidarietà nemmeno dalla scuola. Dopo aver pubblicato il video, però, sono arrivate tante testimonianze di affetto e l’invito, inaspettato, a partecipare al Kids Festival“. Maria Giovanna Carlini ha ringraziato commossa gli organizzatori. Poi, ha descritto le terapie che deve seguire Francesco: “Mio figlio segue una terapia costosissima, noi siamo fortunati perché l’azienda Menù di Medolla (Modena) paga 500 euro al mese per la cura. Ma ci sono tante famiglie che questo aiuto non ce l’hanno. La mia petizione per rendere gratuite le terapie, con oltre 21mila firme raccolte online, è stata ignorata sia dal Comune di Cavezzo sia dalla Regione. In Emilia Romagna, infatti, la cura si paga. La mia associazione, che si occupa di musicoterapia per bambini autistici, conta sulle sole forze di alcune famiglie che ci danno un aiuto economico e sulla collaborazione di un circolo ricreativo di Cavezzo con cui collaboriamo“.
Sul caso è intervenuto anche il ministro della Famiglia Lorenzo Fontana che ha manifestato la sua solidarietà alla famiglia.
Dopo che la vicenda si è diffusa sui media nazionali, tuttavia, c’è chi ha messo in discussione quanto accaduto. Il sito di debunking BUTAC – Bufale un tanto al chilo ha criticato i giornalisti per non aver voluto ascoltare i genitori che non hanno mandato alla festa i loro figli. Prima di accusarli di discriminazione avrebbero dovuto sentire l’altra campana. Poi, sempre BUTAC ha messo in evidenza alcuni post no vax pubblicati su Facebook da Maria Giovanna Carlini e ha voluto dare una spiegazione a quanto accaduto: “Le mamme degli altri compagni di classe sicuramente sono state poco educate a non rispondere all’invito di compleanno, ma se non hanno portato i loro bambini ci saranno dei motivi. Io fossi stato al loro posto per educazione avrei risposto, ma la risposta sarebbe comunque stata un no grazie. Non porto i miei bimbi in una struttura che so essere contraria ai vaccini, col rischio che ci siano altri bambini che non sono stati vaccinati“. L’articolo di BUTAC continua: “Sia chiaro, il bimbo lasciato solo al compleanno fa immensa tristezza. Tuttavia, anche le mamme dei compagni di scuola che vengono accusate di essere delle insensibili forse hanno avuto le loro ragioni“.
A questa versione ha risposto Maria Giovanna Carlini con un nuovo post su Facebook
Noi sappiamo solo che un bambino autistico di 4 anni è stato lasciato con un solo compagno per la festa del suo compleanno. Gli inviti erano stati mandati con un messaggio in una chat di gruppo su Whatsapp e solo in cinque genitori hanno risposto. Forse gli altri non hanno letto il messaggio? Forse avevano altri impegni… Come spiega lo stesso BUTAC avrebbero potuto comunque rispondere almeno per educazione.
Intanto, però, un bambino autistico è stato lasciato solo nel giorno del suo quarto compleanno. Cosa ne pensate unimamme?
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