Le mamme pancine sono soprattutto le donne “fanatiche” della maternità, le potremmo chiamare le mamme “ultras”. Sui social, soprattutto su Facebook, sono diverse le pagine in cui si possono trovare e lo sa molto bene il Signor Distruggere, il quale ne ha fatto un caso. Alcune di queste mamme è frequente trovarle in gruppi chiusi in cui si parla di tutto ciò che può essere legato all’essere mamma: concepimento, test di gravidanza, allattamento, ecc.
Fin qui nulla di strano, direte voi, il problema sorge perché a volte le domande e le risposte che si leggono in questi gruppi sono a dir poco surreali, difficili da credere. E’ in questi gruppi che il Signor Distruggere (ossia Vincenzo Maisto) ha scoperto un mondo. Lui, o chi per lui, scova post scritti da mamme, o presunte tali (è possibile che ci siano dei troll a scrivere), e li condivide sulla sua pagina, e da lì il fenomeno: migliaia di utenti che commentano, a volte anche pesantemente, i vari screenshot.
Tra le mamme pancine le più criticate sono quelle che si chiamano tra loro con nominativi strani e che scrivono con diversi errori grammaticali, o che usano i gruppi per aprirsi a confidenze che spesso riguardano anche la sfera sessuale, svelando pregiudizi e ignoranza in tema sessuale.
Alcune poi sono “fissate” con il potere del latte materno o della placenta: oltre a realizzare oggetti di dubbio gusto con questi elementi, realizzano anche ricette casalinghe per nutrire o curare i famigliari, es. ricottine di latte materno, biscotti, ecc.
Perché però Chiara Ferragni ne ha parlato dicendo:“poi ci sono le “mamme pancine” che invece sono quelle che pensano di sapere tutto loro e cercano di farti sentire inopportuna“. La Ferragni, che lo ricordiamo è seguita su Instagram da circa 15 milioni di persone, è da poco diventata mamma quindi è molto facile che possa essere presa di mira da questa mamme, le quali infatti sono molto critiche con chi non la pensa come loro. Non è difficile immaginare i motivi per cui la Ferragni viene criticata: per aver smesso di allattare Leone o semplicemente per aver scelto di essere mamma e donna in carriera allo stesso tempo. Per molte mamme “pancine” l’essere mamma è qualcosa che si può fare solo in maniera assoluta: o sei mamma o non lo sei.
Due antropologhe, Nicoletta Landi e Chiara Carletti,Intervistate da D di Repubblica, hanno analizzato il mondo di queste mamme, cercando di comprendere le origini del fenomeno, e criticando anche chi le offende o le deride senza sforzarsi di capire.
Ciò che hanno evidenziato le studiose è che a queste donne manca ed è mancata un’educazione adeguata dal punto di vista dell’anatomia e della sessualità. Molte non conoscono i contraccettivi, sono piene di pregiudizi sessisti, sono aggressive con le donne che decidono di non fare figli. Ma ciò che sottolineano le esperte è che sono soprattutto donne molto sole, e che traggono soddisfazione solo dalla maternità, perché magari non è stato loro spiegato cosa siano le “pari opportunità”, o è mancata una formazione superiore o universitaria, un modello culturale o lavorativo. Sono donne per le quali l’unico sogno concesso è uscire di casa dei genitori, diventare mogli e fare figli. Sono donne convinte del fatto che gli uomini non devono educare, perché per quello ci sono le mamme. Concetti e idee completamente fuori tempo e fuori luogo. E qualcuno glielo deve dire, soprattutto pensando ai figli. Ecco che quindi le esperte si aspettano che questo compito venga svolto dalla scuola, che deve sopperire là dove la famiglia manca. E noi siamo assolutamente d’accordo con loro!
Cosa possiamo però dire a queste donne, unimamme? Un paio di consigli li vogliamo provare a dare:
Noi nel frattempo vi lasciamo con un altro fenomeno che è ancor più preoccupante: quello delle mamme che mamme non sono. Avete mai sentito parlare dei reborn?
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