Secondo i dati Istat del 2015 in Italia sono quasi 100 mila i minori figli di genitori che si sono lasciati, di questi nel 53% dei casi i genitori sono divorziati, e nel 40,5% sono separati (senza contare quelli che statisticamente non sono conosciuti, perché magari figli di coppie di fatto). Un numero che spaventa.
La Garante dell’Infanzia, Filomena Albano, ha quindi presentato a Roma una carta fondamentale per tutelare questi minori. Si tratta di 10 articoli che definiscono i diritti dei bambini e dei ragazzi figli di genitori che hanno deciso di separarsi.
Alla base della Carta ci sono i principi della Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Partendo da questi, si è formata una commissione e si sono ascoltati 16 esperti in ambito psicologico, giuridico, sociale e pedagogico, ma soprattutto la Consulta dei ragazzi dell’Agia, costituita da 9 maschi e 9 femmine under 17, che hanno dato un importante contributo alla stesura del documento.
“Abbiamo posto al centro il punto di vista dei figli di chi si separa” ha affermato la Garante Albano. “I bambini e i ragazzi hanno diritto a preservare le relazioni familiari, a non esser separati dai genitori, a mantenere rapporti regolari e frequenti con ciascuno di essi e, soprattutto, a essere ascoltati sulle questioni che li riguardano”.
Importante è infatti capire che si può smettere di essere coppia, ma non si smette mai di essere genitore.
Di seguito i 10 articoli, ripresi dalla Carta che è scaricabile online in diversi formati per essere distribuita:
1- I figli hanno il diritto di continuare ad amare ed essere amati da entrambi i genitori e di mantenere i loro affetti. I figli hanno il diritto di essere liberi di continuare a voler bene ad entrambi i genitori, hanno il diritto di manifestare il loro amore senza paura di ferire o di offendere l’uno o l’altro. I figli hanno il diritto di conservare intatti i loro affetti, di restare uniti ai fratelli, di mantenere inalterata la relazione con i nonni, di continuare a frequentare i parenti di entrambi i rami genitoriali e gli amici. L’amore non si misura con il tempo ma con la cura e l’attenzione.
2- I figli hanno il diritto di continuare ad essere figli e di vivere la loro età. I figli hanno il diritto alla spensieratezza e alla leggerezza, hanno il diritto di non essere travolti dalla sofferenza degli adulti. I figli hanno il diritto di non essere trattati come adulti, di non diventare i confidenti o gli amici dei loro genitori, di non doverli sostenere o consolare. I figli hanno il diritto di sentirsi protetti e rassicurati, confortati e sostenuti dai loro genitori nell’affrontare i cambiamenti della separazione
3- I figli hanno il diritto di essere informati e aiutati a comprendere la separazione dei genitori. I figli hanno il diritto di non essere coinvolti nella decisione della separazione e di essere informati da entrambi i genitori, in modo adeguato alla loro età e maturità, senza essere caricati di responsabilità o colpe, senza essere messi a conoscenza di informazioni che possano influenzare negativamente il rapporto con uno o entrambi i genitori. Hanno il diritto di non subire la separazione come un fulmine, né di essere inondati dalle incertezze e dalle emozioni dei genitori. Hanno il diritto di essere accompagnati dai genitori a comprendere e a vivere il passaggio ad una nuova fase familiare.
4- I figli hanno il diritto di essere ascoltati e di esprimere i loro sentimenti. I figli hanno il diritto di essere ascoltati prima di tutto dai genitori, insieme, in famiglia. I figli hanno il diritto di poter parlare sentendosi accolti e rispettati, senza essere giudicati. I figli hanno il diritto di essere arrabbiati, tristi, di stare male, di avere paura e di avere incertezze, senza sentirsi dire che “va tutto bene”. Anche nelle separazioni più serene i figli possono provare questi sentimenti e hanno il diritto di esprimerli.
5- I figli hanno il diritto di non subire pressioni da parte dei genitori e dei parenti I figli hanno il diritto di non essere strumentalizzati, di non essere messaggeri di comunicazioni e richieste esplicite o implicite rivolte all’altro genitore. I figli hanno il diritto di non essere indotti a mentire e di non essere coinvolti nelle menzogne.
6- I figli hanno il diritto che le scelte che li riguardano siano condivise da entrambi i genitori. I figli hanno il diritto che le scelte più importanti su residenza, educazione, istruzione e salute continuino ad essere prese da entrambi i genitori di comune accordo, nel rispetto della continuità delle loro abitudini. I figli hanno il diritto che eventuali cambiamenti tengano conto delle loro esigenze affettive e relazionali.
7- I figli hanno il diritto di non essere coinvolti nei conflitti tra genitori. I figli hanno il diritto di non assistere e di non subire i conflitti tra genitori, di non essere costretti a prendere le parti dell’uno o dell’altro, di non dover scegliere tra loro. I figli hanno il diritto di non essere costretti a schierarsi con uno o con l’altro genitore e con le rispettive famiglie.
8- I figli hanno il diritto al rispetto dei loro tempi. I figli hanno bisogno di tempo per elaborare la separazione, per comprendere la nuova situazione, per adattarsi a vivere nel diverso equilibrio familiare. I figli hanno bisogno di tempo per abituarsi ai cambiamenti, per accettare i nuovi fratelli, i nuovi partner e le loro famiglie. Hanno il diritto di essere rassicurati rispetto alla paura di perdere l’affetto di uno o di entrambi i genitori, o di essere posti in secondo piano rispetto ai nuovi legami dei genitori.
9- I figli hanno il diritto di essere preservati dalle questioni economiche. I figli hanno il diritto di non essere coinvolti nelle decisioni economiche e che entrambi i genitori contribuiscano adeguatamente alle loro necessità. I figli hanno il diritto di non sentire il peso del disagio economico del nuovo equilibrio familiare, e di non subire ingiustificati cambiamenti del tenore e dello stile di vita familiare, di non vivere forme di violenza economica da parte di un genitore.
10- I figli hanno il diritto di ricevere spiegazioni sulle decisioni che li riguardano I figli hanno il diritto di essere ascoltati, ma le decisioni devono essere assunte dai genitori o, in caso di disaccordo, dal giudice. I figli hanno il diritto di ricevere spiegazioni sulle decisioni prese, in particolare quando divergenti rispetto alle loro richieste e ai desideri manifestati. Il figlio ha il diritto di ricevere spiegazioni non contrastanti da parte dei genitori.
In altre parole: i figli hanno il diritto di poter restare al centro della vita dei genitori.
Cosa aggiungere unimamme, mancava proprio questa carta dei diritti e vi invitiamo a scaricarla e a diffonderla!
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