C’era qualcosa che non quadrava nella storia del bimbo autistico rimasto senza festa di compleanno raccontata in uno post sfogo su Facebook dalla sua mamma e poi riportata da quasi tutte le testate nazionali. E Selvaggia Lucarelli ha deciso di andare a fondo.
“Parliamo della sonora, gigantesca bufala di questi giorni – ha annunciato l’opinionista su Facebook – ovvero la storia di Maria Giovanna Carlini, la mamma di Cavezzo col bambino autistico che ha organizzato la festicciola di compleanno per i 4 anni del piccolo, festicciola a cui non è andato nessuno.
Mamma che ha messo il suo video di denuncia su fb e quindi titoloni sulle altre mamme cattive, lei che parla di discriminazione verso il figlio, le immancabili Iene che confezionano il servizio strappa-lacrime e organizzano il compleanno al bimbo”.
La Lucarelli comincia con l’analisi dei profili social della mamma in questione: “36 anni, Convinta no-vax, deride Burioni e la Lorenzin (di lei scrive “Berlusconi le ha aperto la strada, chissà se le ha aperto solo quella”), afferma che con lo ius soli “Mussolini poverino si starà rivoltando nella tomba”, che “i migranti vanno accolti, sì, ma con le sprangate”. Condivide post in cui si accusano i vaccini di essere causa di malattie varie e dell’autismo, parla della necessità di una rivoluzione armata nel paese, minaccia di denunciare un ospedale per aver somministrato un farmaco a sua figlia ricoverata, scrive che sua madre e sua sorella fanno schifo e lo devono sapere tutti, organizza compulsivamente raccolte fondi per la sua associazione ma anche per comprare il passeggino a sua figlia”.
Ma la Lucarelli scopre di più, e cioè che, anche solo leggendo i post su Facebook della signora Carlini, risulta evidente che la donna aveva un pessimo rapporto con le altre mamme della classe e in generale con l’istituto scolastico che frequenta il figlio: “A giugno, scrive un lungo post in cui accusa la scuola di averla fatta penare 9 mesi per ottenere il posto invalidi, parla di liti fuori dalla scuola e rimprovera le mamme della sua classe di non averla invitata a non so quali feste con frasi accusatorie del tipo “ringrazio per i compleanni a cui non siamo stati invitati o a quelli da cui siamo scappati per i messaggi non ricevuti, neanche il grazie per il regalo! Ringrazio per la solidarietà per la raccolta fondi destinata alla mia associazione visto che nessuno mi ha mai risposto… Ci vediamo a settembre”.
Poi Selvaggia analizza la questione del compleanno: “Quattro giorni prima della festa del bimbo invia un messaggio alla chat di classe invitando i bambini al compleanno e chiedendo non un regalo ma una donazione alla sua associazione a tema autismo. 5 mamme le rispondono che non possono, riceve UN SOLO SÌ, le altre non rispondono proprio. (Dieci bambini erano NUOVI, quindi si conoscevano da pochi giorni) Voi cosa avreste fatto? Io avrei annullato la festa, perché era evidente che sarebbe stata un flop. Per non far rimanere male mio figlio. Lei no, lei la festa la fa comunque”.
Insomma, il sospetto c’è: e se avesse creato appositamente una festa-flop per dimostrare qualcosa? “Fa la festa, ci va come prevedibile un solo bambino e lei, veloce come il vento, posta un video su fb accusando le altre mamme di discriminazione nei confronti del figlio autistico”.
Dopo il post-accusa di Selvaggia Lucarelli, Maria Giovanna Carlini l’ha contattata e le ha concesso un’intervista per chiarire come si sono svolti i fatti. L’intervista verrà pubblicata oggi ma Selvaggia ha deciso di regalare ai suoi follower una gustosa anticipazione che la dice lunga: “Posso anticiparvi che lei nega tutto, voleva solo far sapere a tutti che le mamme sono state maleducate, ma l’autismo del figlio non c’entra, sono i giornalisti che volevano fare i click e gli ascolti”.
Capito Unimamme? A quanto pare lei non ha mai sostenuto che le mamme degli altri bambini non avessero partecipato alla festa perché il festeggiato è autistico. No. Lei ha contattato mezza stampa nazionale per parlare della maleducazione di un gruppo di mamme che non hanno risposto all’invito a una festa. Salvo poi condividere entuasiasta su Facebook tutti gli articoli che invece titolavano chiaramente “Nessuno va alla festa del bimbo perché autistico”.
In attesa di leggere l’intervista completa alla signora, che ne pensate di questa storia?
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