Mentre l’istituto comprensivo Santa Chiara Pascoli e Altamura a Foggia inizia il servizio mensa per i piccoli alunni, un bambino rimane escluso: Francesco.
Francesco ha 11 anni e frequenta la 5 elementare, per lui è stato predisposto un pasto di cui il piccolo non può usufruire dal momento che, a causa di una paralisi cerebrale infantile, non può alimentarsi in modo autonomo.
La denuncia è partita da sua mamma, Loredana De Cata, che su Facebook ha condiviso un messaggio diventato virale con 1640 Like e 1009 condivisioni.
Ecco il suo messaggio:
“Lui è Francesco, mio figlio. 11 anni e frequenta la 5^ elementare all’istituto comprensivo Santa Chiara – Pascoli – Altamura, nella succursale di via Petrucci.
Questa foto è stata fatta lo scorso anno il primo giorno di mensa…. Visto com’è felice? A lui piace mangiare a scuola con i compagni!
Lunedi 15 ottobre riprenderà il servizio mensa nelle scuole di Foggia, ma per Francesco non ci sarà mensa😪.
Anzi il pasto per lui arriverà, ma non ci sarà nessuno che lo aiuterà a mangiare…
Francesco non può mangiar da solo, ha una paralisi cerebrale infantile, quindi ci vuole una persona che lo imbocchi….lo scorso anno dopo varie lotte è arrivata un OSS.
Stamattina la referente al sostegno della scuola mi chiama per dirmi che lunedì non ci sarà nessuno che farà mangiare Francesco e che vi sono due soluzioni alternative :
1 andare a prendere Francesco prima dei pasti ;
2 la famiglia paga da se un OSS (visto che Francesco prende indennità e assegno di cura…suggerimento dato dalla Asl alla scuola)
Ma stiamo scherzando???
Voglio dire a voi signori della Asl e della scuola, che i soldi che prende mio figlio servono per il suo benessere: terapie extra (poiché l’ASL ne passa solo un minimo), medicine, integratori, viaggi per visite specialistiche, infermieri, ecc.
Il personale che serve a scuola non rientra nelle nostre competenze.
Tu scuola @ Istituto comprensivo Santa Chiara – Pascoli – Altamura stai discriminando un alunno”.
Francesco frequenta questo istituto da 8 anni e già l’anno scorso la sua famiglia aveva avuto dei problemi.
La mamma di Francesco lamenta che nessuno vuole prendersi la responsabilità di quanto sta avvenendo.
La dirigente dell’istituto, Maria Goduto ha spiegato che la sua scuola si è attivata per accreditarsi come ente di accoglienza dei volontari e dei tirocinanti inclusi nel Red presentando un progetto.
Il progetto però è terminato il 17 luglio scorso. La scuola ha formulato una nuova richiesta, che però è rimasta inevasa. Ad aiutare Francesco a scuola ci sono molte persone, ma nessuna, per contratto, può dargli da mangiare.
“È da sottolineare la posizione incomprensibile dell’Asl che, interpellata periodicamente in merito alla questione pasto di Francesco, non ha mai reso disponibile la figura dell’assistente, né per quest’anno né per gli anni precedenti ” ha dichiarato la preside a Il Fatto Quotidiano.
La mamma di Francesco ha detto che andrà a scuola all’ora di pranzo, verificherà che il figlio non è assistito e sporgerà denuncia per abbandono di incapace.
Unimamme, cosa ne pensate di questa situazione?
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