Tutto è cominciato quando Vicki, 50 anni, è stata invitata da un amico a una marcia organizzata da attivisti pro life. Vicki ha deciso di partecipare, ma ciò che ha visto e sentito durante l’evento non l’ha convinta. Anzi. «Mi sono sentita fuori luogo e ho iniziato a cercare notizie sull’interruzione di gravidanza e la gestazione – ha raccontato alla BBC – Ho subito pensato che le donne dovessero avere garantito il diritto di scegliere liberamente della loro vita e di farlo in sicurezza».
E così nel 2010, grazie all’associazione no profit Doula Project di New York, Vicki è diventata una doula che assiste gratuitamente le donne che abortiscono durante tutto il loro difficile e doloroso percorso. Vicki le segue anche durante l’operazione, rimanendo al loro fianco anche se fanno l’anestesia totale: «Nel caso di interventi effettuati nella fase avanzata, le pazienti vengono sottoposte ad anestesia totale e anche in quel caso io resto accanto a loro in sala operatoria. È confortevole sapere che siamo lì anche mentre loro sono addormentate».
Il suo compito è principalmente quello di ascoltarle: «Molte di queste donne vogliono parlare del bambino che hanno in grembo – ha raccontato la donna – All’inizio pensavo fosse strano, col tempo ho capito che invece è normale. Molte mi raccontano come si prendono cura dei figli che hanno già, quasi ad assicurarsi di essere un buon genitore». Già perché, al contrario di quanto si pensa comunemente, negli USA ben il 60% delle donne che ricorrono a un’interruzione volontaria di gravidanza sono già madri di uno o più bambini.
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Un compito importante ma difficile quello di Vicki: «Una delle difficoltà maggiori del mio lavoro è che non posso sistemare la vita di queste persone. Non posso porre fine ai problemi che possono avere nella loro relazioni, oppure trovare loro un lavoro. Le aiuterò solo in quello specifico istante e poi non le vedrò più. È doloroso». Molte delle donne assistite da Vicki infatti scelgono di abortire perché versano in difficoltà economiche: «Una ragazza mi ha detto:”Vorrei davvero tanto questo figlio ma non ho abbastanza denaro”. E ancora: “Abortire mi fa davvero male ma ho due bambini e devo prendermi cura di loro”».
E voi Unimamme che vi siete trovate ad affrontare il dolore di un aborto, avreste voluto accanto una persona come Vicki?
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