Dopo la condanna di Massimo Bossetti ecco cosa fanno altri protagonisti di noti delitti italiani.
Negli ultimi 20 anni la nostra Penisola è stata teatro di delitti molto eclatanti che hanno catturato l’opinione pubblica e le cui risoluzioni in tribunale ci hanno spesso lasciati divisi tra colpevolisti e innocentisti.
Voi tutti ricorderete certamente Anna Maria Franzoni, condannata a 16 anni per l’omicidio del figlio Samuele, avvenuto nel 2002. Dopo 6 anni trascorsi in carcere la donna ha ottenuto i domiciliari, trascorrendo lontano dalle sbarre 4 ore al giorno. La donna vive in un paese in provincia di Bologna, insieme al marito che non l’ha mai abbandonata, al figlio maggiore ora 24enne e il piccolo Gioele nato un anno dopo la morte di Samuele. La Franzoni sogna di andarsene per sempre dall’Italia e continua a proclamarsi innocente.
Erika e Omar: questi due adolescenti di 16 e 17 anni nel 2001, a Novi Ligure, hanno massacrato la madre della ragazza e il fratellino di 11 anni. Sono stati condannati a 14 anni di prigione la prima e a 14 il secondo. Ora entrambi sono fuori di prigione. Omar è sposato e ha un figlio, fa il barista, mentre Erika si è laureata in lettere mentre scontava la pena e, una volta uscita, ha trovato lavoro in un negozio di dischi, che però ha chiuso. Negli ultimi anni Erika si è lamentata di non trovare lavoro a causa del suo passato.
Olindo e Rosa: nel 2006 hanno ucciso 4 persone, i loro vicini: Paola Galli, sua figlia Raffaella Castagna e il figlio Yussef di 2 anni, infine anche Valeria Cherubini. Entrambi hanno avuto l’ergastolo. Rosa lo sconta nel carcere di Bollate dove lavora nella sartoria e confeziona abiti, grembiuli e borse. Olindo sconta la pena a Opera. I due coniugi possono incontrarsi ogni due settimane. Olindo, nel frattempo, tiene un diario dove annota le attività in cui è impegnato, come la cura di un orto.
Unimamme, cosa ne pensate di questi aggiornamenti e di come siano stati puniti i responsabili di questi noti delitti come si legge sull’Huffington Post?