Una nonna di 47 anni ha lasciato che il fidanzato, Shane Alan Hartley, di 35 anni, abusasse sessualmente della nipotina di 20 mesi affidata a lei.
La donna, residente ad Adelaide, in Australia, è stata condannata a 4 anni di prigione e 4 mesi.
Il responsabile, invece, dovrà trascorrere almeno 10 anni e 2 mesi dietro le sbarre per aver violentato questa piccolina e aver diffuso materiale pedopornografico ad almeno 100 pedofili in tutto il mondo.
La coppia si è incontrata nel 2017 attraverso i social media. I due hanno iniziato a scambiarsi messaggi e pare che Hartley, il pedofilo, le avesse reso noto il suo morboso interesse per le bambine piccole.
L’uomo le ha chiesto foto sessualmente esplicite delle sue nipoti di 20 mesi e 12 mesi, immagini che la nonna ha acconsentito a inviare.
Poi, nell’agosto del 2017 la nonna ha portato la nipote di 20 mesi in una casa nella periferia nord di Adelaide. Lì la piccola ha subito violenze tanto gravi che il giudice Chapman, che ha emesso la sentenza, ha ricordato: “si sveglia ancora gridando a causa dei terrori notturni, ha violente reazioni al cambio del pannolino, si rifiuta di entrare in una stanza in cui ci sono uomini”.
Sempre il giudice ha aggiunto che il crimine è stato premeditato dal momento che la nonna ha portato volontariamente la nipote nel luogo dove si è consumata la violenza sessuale.
I genitori della bimba invece non sono stati condannati perché è stata riconosciuta la loro fiducia nella nonna.
Il pedofilo è stato arrestato il 23 agosto del 2017, nella sua abitazione la polizia ha trovato centinaia di video e immagini pedopornografiche. L’uomo comunicava anche con una mamma che gli aveva inviato 120 foto della figlia di 9 anni in 2 mesi.
Hartley era già nel registro dei criminali sessuali. Inizialmente era stato condannato a 13 anni, ma gli è stato condonato un anno per aver testimoniato contro un altro pedofilo in Canada.
La nonna non potrà uscire sulla parola fino al 2021.
Il giudice ha commentato così: “questo è il più grande abuso di fiducia che si possa immaginare.”
Unimamme, non vorremmo mai dover raccontare storie come questa di cui si parla sul Daily Mail? ma occorre, oggi più mai, diffondere la consapevolezza su temi come la pedofilia, sul fatto che crimini come questi purtroppo accadono e le vittime sono bambini sempre più piccoli. Occorre aumentare la consapevolezza e sensibilizzare, al fine di non abbassare mai la guardia, essere previdenti, informare, consigliare e proteggere i nostri figli.
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