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Attualità

Ragazza di 16 anni ha un violento attacco d’asma: muore dopo un’agonia

Published by
Maria Sole Bosaia

Una sedicenne è morta dopo giorni di agonia a causa dell’asma.

Una ragazza di 16 anni, originaria di Melegnano che frequentava l’istituto Afol, è morta a causa dell’asma.

A scatenare la violenta cristi potrebbe essere stata un’allergia olfattiva. La ragazza ha iniziato subito a tossire e, nel giro di una ventina di secondi, i suoi compagni di classe si erano accorti che non riusciva più a respirare.

Purtroppo tutti i tentativi di rianimarla sono falliti, l’adolescente è andata in immediato arresto cardiaco.

“I dati relativi ai pazienti affetti da asma grave nel nostro paese sembrano paradossali, se si considerano le accresciute conoscenze recenti sulla eziopatogenesi dell’asma e sulla disponibilità di trattamenti in grado di consentire un buon controllo nella gran parte di pazienti con questa patologia ostruttiva”, ha dichiarato Antonino Musarra, presidente dell’Associazione Allergologi Immunologi Italiani Territoriali e Ospedalieri.

Vediamo di approfondire insieme in cosa consista l’asma nei bambini.

L’asma bronchiale, come si legge sul sito del Bambin Gesù, è una malattia cronica dei bronchi. Si caratterizza per il respiro sibilante e faticoso.

In età preadolescenziale è molto frequente, riguarda infatti il 40 -50% dei bimbi sotto i 6 anni.

  • tosse
  • sibili
  • affanno

sono presenti solo se c’è un comune raffreddore. I piccoli hanno un diametro piccolo dei bronchi, questi bambini non vengono definiti asmatici.

Se gli episodi di ostruzione bronchiale e di sibili respiratori continuano o iniziano dopo i 5 anni di età e si manifestano al di fuori del raffreddore si può parlare di asma bronchiale che, nella maggioranza dei casi è di origine allergica.

Le cause sono:

  • sensibilizzazione allergica a polvere, muffe, pelo di animali, pollini, graminacee, parietaria, olivo, raramente si tratta di alimenti
  • infezioni, le infezioni virali sono la causa principale dell’asma nei primi anni di vita. La maggior parte dei bimbi asmatici ha sintomi durante il periodo autunnale invernale
  • condizioni ambientali avverse: si parla di bambini che frequentano ambienti particolarmente inquinati, polverosi o che hanno entrambi i genitori fumatori
  • attività fisica: più della metà dei piccoli che soffrono di asma bronchiale hanno affanno durante l’attività fisica

Quali sono i sintomi:

  • tosse secca e stizzosa, a volte la sintomatologia è marcata a causa dello spasmo nei bronchi, si percepiscono fischi e sibili durante l’attività respiratoria

Un visita dal pediatra può confermare o smentire i sospetti. Grazie ai farmaci dilatatori dei bronchi.

La conferma della diagnosi può provenire anche dall’esecuzione di un esame che analizza la quantità d’aria che il piccolo riesce ad emettere con un forte soffio. L’esame in questione è la Spirometria e viene eseguito verso i 5-6 anni.

La terapia per curare l’asma è farmacologica, bisogna però tenere sotto controllo i valori ambientali.

Progressivamente i farmaci somministrati in via classica (orale) sono stati sostituiti da quella inalatoria.

Gli strumenti per l’inalazione dei farmaci sono rappresentati dai nebulizzatori, dagli spray dosati, dalle farmaci.

Con un corretto trattamento dell’asma il bimbo può stare bene, le migliori condizioni si registrano nei pazienti che fanno regolari controlli.

Unimamme, cosa ne pensate di questa notizia sull’asma di cui si parla su Il Sussidiario?

Maria Sole Bosaia

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