Desirée aveva sentito la nonna il 17 a sera dicendole che sarebbe rimasta a dormire da un’amica a Roma e da quel momento non ha più dato notizie di sé.
A distanza di giorni, e grazie alla testimonianza di un uomo presente in nel luogo dove è stata poi trovata Desirée a San Lorenzo e a diversi interrogatori, sono stati per ora fermati 3 uomini: si tratta di 3 africani tutti irregolari, due senegalesi e un nigeriano, e con precedenti per spaccio. Ma le ricerche non si fermano, si cercherebbe anche un quarto uomo.
“Quella notte ero nel palazzo. Ho visto Desiree stare male. Era per terra e aveva attorno 7, 8 persone. Le davano dell’acqua per farla riprendere” ha raccontato un testimone all’Ansa che frequentava il rudere di Via dei Lucani.
L’inchiesta è per omicidio volontario, violenza sessuale di gruppo e cessione di stupefacenti.
La ragazzina sarebbe stata indotta a prendere una droga che l’ha stordita, e che ha permesso a questi uomini di violentarla mentre era incosciente. Secondo quanto riferito dal testimone la droga data a Desirée sarebbe stata il Rivotril, uno psicofarmaco conosciuto anche come “droga da strada” perché se assunto con alcool produrrebbe effetti ritenuti molti simili a quelli dell’eroina. Viene inoltre compreso tra le possibili droghe dello stupro come si legge su Vice.
Purtroppo Desirée, in base a ciò che sta emergendo dai giornali, non era nuova della zona. Da un po’ di tempo infatti da Cisterna si recava a Roma per trovare la droga, perché a Cisterna non poteva più. Desirée viveva con la madre, la sorellina più piccola. Il padre viveva non molto distante e aveva purtroppo problemi con la giustizia legati proprio allo spaccio di droga.
“Non sono riuscito a tenerla lontana da quelli come me” ha dichiarato Gianluca Zuncheddu, 36 anni, si legge su Il Messaggero. Sembrerebbe infatti che il padre di Desirée sia attualmente agli arresti domiciliari proprio per aver cercato di “salvare” la figlia dalla droga, dopo una richiesta di aiuto della madre, Barbara Mariottini.
La mamma aveva notato un cambiamento nella figlia durante l’estate e aveva chiesto al padre di intervenire. Una volta scoperto che la figlia più grande, Desirée, si drogava il padre ha intimato a tutti a Cisterna di Latina di non fargliela più avere, dopo aver anche schiaffeggiato la figlia trovata in brutta compagnia. Desirèe per reazione lo denuncia per maltrattamenti.
Anche per questi motivi Desirée avrebbe poi deciso di andare a Roma, dove San Lorenzo è rinomato per essere un luogo dove la droga si trova facilmente.
Alcune sue amiche avrebbero anche raccontato che Desirée aveva purtroppo iniziato a offrire prestazioni sessuali in cambio della droga.
“Ora voglio giustizia per Desiree, voglio che questa tragedia non accada ad altre ragazze“ ha dichiarato Barbara Mariottini, la mamma.
In tanti hanno mostrato solidarietà alla ragazzina e alla famiglia, come testimonia anche la scritta sul muro: “Giustizia per Desirée. San Lorenzo non dimentica“.
Nella notte di giovedì 25 anche una fiaccolata nelle vie di San Lorenzo alla quale ha partecipato anche la sindaca Raggi.
Che aggiungere unimamme, una storia dura e triste che ci fa riflettere sul problema droga e sui rapporti con i figli adolescenti. Come prevenire? Come aiutarli?
Un pensiero alla famiglia di Desirée.
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