L’inquinamento dell’aria è dannoso come il fumo di sigaretta. I dati allarmanti dall’Organizzazione mondiale della Sanità.
Che l’inquinamento dell’aria fosse pericoloso e dannoso per la salute lo sapevamo da tempo. Ora, però, arriva la conferma dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Più che una conferma un allarme, di cui tutti dobbiamo tenere conto. Perché non si possono ulteriormente rimandare gli interventi necessari per la tutela della nostra salute, a cominciare da quella dei bambini, i più fragili e i più esposti ai rischi dell’inquinamento dell’aria.
L’inquinamento dell’aria uccide sette milioni di persone nel mondo all’anno e nuoce a miliardi di altre persone. Il direttore generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, il dottor Tedros Adhanom Ghebreyesus, sottolinea che l’inquinamento atmosferico è il “nuovo tabacco“. Ovvero fa male come il fumo. Quindi occorre prendere le stesse misure che sono state adottate negli anni contro il fumo delle sigarette.
“Il mondo ha svoltato l’angolo sul tabacco – ha detto Tedros Adhanom Ghebreyesus -. Ora deve fare lo stesso con il ‘nuovo tabacco‘, l’aria tossica che miliardi di persone respirano tutti i giorni. Nessuno, ricco o povero, può sfuggire all’inquinamento dell’aria. È una silenziosa emergenza di salute pubblica“.
Il 90 per cento della popolazione mondiale soffre per l’inquinamento dell’aria, e la ricerca sta mostrando sempre più l’impatto profondo sulle salute delle persone, soprattutto dei bambini. Infatti, l’inquinamento atmosferico colpisce i bambini in modo più grave rispetto agli adulti.
“Nonostante questa epidemia di morti e disabilità inutili e prevenibili, uno smog di autocompiacimento pervade il pianeta”, ha detto Tedros al quotidiano britannico Guardian. Invece, “questo è un momento decisivo e dobbiamo aumentare gli interventi per rispondere con urgenza a questa sfida“, ha aggiunto.
Dal 30 ottobre al 1° novembre 2018 si terrà a Ginevra la prima Conferenza mondiale dell’OMS su Inquinamento atmosferico e Salute. La conferenza includerà un “giorno di azione ad alto livello” in cui le nazioni e le città di tutto il mondo prenderanno nuovi impegni per ridurre l’inquinamento atmosferico.
La direttrice per la salute pubblica e l’ambiente dell’Oms, Maria Neira ha affermato che a causa dell’inquinamento dell’aria bambini e neonati corrono un grave rischio, perché quasi 300 milioni di bambini vivono in regioni dove le tossine dell’aria li costringono a respirare fumi velenosi. Queste regioni hanno un inquinamento atmosferico sei volte superiore rispetto ai livelli raccomandati consentiti”. La dottoressa Neira ha aggiunto: “L’inquinamento dell’aria colpisce tutti noi, ma i bambini sono i più vulnerabili di tutti. Dobbiamo chiedere cosa stiamo facendo ai nostri figli, e la risposta che temo è incredibilmente chiara: stiamo inquinando il loro futuro, e questo è molto preoccupante per tutti noi”.
Maria Neira ha spiegato che i bambini esposti a questi inquinanti sono a rischio di disturbi respiratori, come l’asma, e rischiano anche di sviluppare tumori e di avere una intelligenza compromessa.
Tedros Adhanom Ghebreyesus ha aggiunto: “Un ambiente pulito e sano è la premessa più importante per assicurare una buona salute. Pulendo l’aria che respiriamo, possiamo prevenire o almeno ridurre alcuni dei rischi più gravi per la salute”. Un impegno che richiede lo sforzo di tutta la comunità internazionale. “Nessuna persona, gruppo, città, Paese o regione può risolvere il problema da sola”, ha affermato. “Abbiamo bisogno di impegni e azioni forti da parte di tutti”. A questo scopo l’OMS sta lavorando con professionisti della salute, non solo per aiutarli con i loro pazienti, ma anche per dare loro le competenze e le evidenze a tutela della salute nelle decisioni politiche, come l’abbandono dei combustibili fossili per l’energia e i trasporti.
A livello mondiale, con il calo del fumo, l’inquinamento atmosferico oggi provoca più morti all’anno rispetto al tabacco. In ogni caso, i ricercatori ritengono che i danni conosciuti per essere causati dall’inquinamento dell’aria, come gli attacchi di cuore e le malattie polmonari, sono solo “la punta dell’iceberg”.
Il problema è molto più grave di quanto si possa immaginare. Infatti, i dati secondo cui l’inquinamento atmosferico ucciderebbe sette milioni di persone all’anno rappresentano una stima modesta. Secondo gli esperti, almeno quasi nove milioni di persone muoiono ogni anno a causa dell’inquinamento da particelle. Daniel Krewski dell’Università di Ottawa, uno dei ricercatori che hanno elaborato la nuova stima, ha dichiarato: “Questo suggerisce che l’inquinamento atmosferico all’aperto è un fattore di rischio ancora più importante per la salute di quanto si pensasse in precedenza“.
Una ricerca della George Washington University di Washington DC stima che ci siano 33 milioni di visite di emergenza in tutto il mondo ogni anno, a causa dell’asma scatenata da inquinanti atmosferici.
Ogni mese vengono pubblicati nuovi studi che mostrano nuovi danni dell’aria inquinata, come una “enorme riduzione” dell’intelligenza, milioni di casi di diabete e la prima evidenza diretta di particelle di inquinamento nella placenta delle madri.
Il costo delle vite perse e delle cattive condizioni di salute è inoltre un onere economico colossale: 5 miliardi di miliardi, come ha stabilito uno studio della Banca Mondiale. Contrastare l’inquinamento atmosferico chiudendo le centrali elettriche inquinanti e passando a trasporti più puliti, come le biciclette o le auto elettriche, ha un doppio vantaggio in quanto contrasta anche i cambiamenti climatici.
Secondo Neira, date le evidenze schiaccianti del danno causato dall’inquinamento dell’aria, qualunque politico che fallisca nell’affrontare il problema sarà giudicato severamente dalle generazioni future e dalla legge. “I politici – ha sottolineato – non possono dire in dieci anno a partire da adesso, quando i cittadini inizieranno a portarli in tribunale per il danno che hanno sofferto, di cui non sapevano”. “Tutti sappiamo che l’inquinamento sta causando gravi danni e tutti sappiamo che è qualcosa che si può evitare. Ora dobbiamo agire collettivamente e urgentemente”.
Il caso dell’inquinamento atmosferico e dei suoi pericoli è stato trattato anche dal giornale online News Medical.
Che ne pensate uninamme? Credete che siamo in tempo per agire contro l’inquinamento dell’aria?
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