Maltempo sull’Italia: una nuova perturbazione provoca ancora danni e vittime. Emergenza infinita.
Nell’Italia piegata in due dalla violenta ondata di maltempo che ha devastato molte regioni a fine ottobre 2018, non si è fatto in tempo a rialzare la testa, stilare un tragico bilancio di morti e danneggiamenti, iniziare le prime operazioni di ripristino delle strade che una nuova ondata di maltempo ha investito il Paese, tornando a colpire le zone già martoriate. Un nuovo bilancio di vittime e danni.
Dopo gli alberi abbattuti a Roma e nel Lazio, la coste distrutte in Liguria, le vaste alluvioni e i boschi rasi al suolo in Veneto, il maltempo sull’Italia non dà tregua e dopo la furia degli ultimi giorni di ottobre è tornato con una nuova ondata di piogge violente e vento forte anche nella giornata del 1° novembre. In occasione della festività di Tutti i Santi, e del ponte che in molte regioni si allunga alla domenica, le scuole sono chiuse. Una coincidenza quasi provvidenziale, visto che in numerose località le strade sono impraticabili a causa di alluvioni, smottamenti, frane, alberi caduti, e pericolose. I soccorritori, tuttavia, non hanno fatto in tempo a scendere nelle strade per ripristinarne la percorribilità, rimuovendo alberi caduti e colate di fango e terra, che un’altra perturbazione si è abbattuta in molte località già duramente colpite.
Purtroppo il maltempo ha causato nuove vittime, anche in questo caso con persone colpite da alberi abbattuti dal vento. Come è successo in Valle d’Aosta, a Lillianes, dove una coppia di coniugi che viaggiava su un’auto è stata travolta da un grosso albero che ha schiacciato la macchina senza possibilità di scampo. Altre due persone sono morte in Trentino Alto Adige: un anziano ad Antermoia in Val Badia, caduto dal tetto di una malga dove era salito per riparare i danni causati dal vento, e un automobilista morto all’ospedale di Bolzano, dove era stato ricoverato per le gravi ferite riportate in un incidente stradale causato dal maltempo nei giorni scorsi a Coldrano di Laces, in Val Venosta. In Lombardia, tra le vittime del maltempo c’è l’anziano il cui corpo era stato ritrovato il pomeriggio del 31 ottobre tra i rami degli alberi vicino al Chiese, in provincia di Brescia.
Un bilancio drammatico, insieme a quello dei nuovi danni che si sono aggiunti a quelli già gravissimi dei giorni scorsi. Le regioni maggiormente colpite dalla nuova ondata di maltempo sono il Veneto e quelle centrali tirreniche. In Veneto continua l’allarme per il livello dei fiumi Brenta e Piave. La situazione più critica in regione rimane quella del Bellunese, dove è tornata la pioggia battente dopo la violenta alluvione dei giorni scorsi. Molti comuni sono ancora isolati, con numerose strade impraticabili, senza energia elettrica e con linee telefoniche non funzionanti.
La nuova perturbazione arrivata sull’Italia il 1° novembre ha interessato quasi tutte le Regioni, con piogge anche intense. Le uniche zone risparmiate sono le regioni adriatiche meridionali.
In Trentino continua a piovere, con i danni più gravi che si segnalano nelle foreste, dove circa un milione e mezzo di mq di alberi sono stati abbattuti. Criticità si registrano nel sud Toscana e in Sardegna. La situazione è migliorata in Piemonte, dove tuttavia sono cadute abbondanti nevicate in montagna. La neve è arrivata anche sulle montagne della Valle d’Aosta, con Cervinia imbiancata da mezzo metro di neve.
La Protezione civile, come segnala Repubblica, ha emesso i seguenti avvisi:
Il Centro funzionale decentrato della Protezione civile del Veneto ha prolungato lo stato di allarme (arancione per la rete idraulica principale e rosso per la rete idraulica secondaria) sino alle ore 14.00 del 2 novembre per le province di Belluno, Treviso, Vicenza e Verona, relativamente ai bacini dell’Alto Piave, del Piave pedemontano, dell’Alto Brenta, Bacchiglione e Alpone. Nelle zone del Veneto dove la furia dell’alluvione ha interessato anche gli acquedotti è stato consigliato alla popolazione di non usare l’acqua per scopi alimentari e nemmeno per lavarsi. Al limite usare l’acqua dell’acquedotto solo dopo averla fatta bollire per almeno 5 minuti.
In Lazio, il presidente Nicola Zingaretti, ha firmato l’atto con cui la Regione ha dichiarato lo stato di calamità per l’intero territorio. In Liguria il meteo è migliorato, con il sole che è tornato a Genova, ma restano ancora criticità sulla costa, sia in provincia di Genova, dove Portofino è ancora isolata, sia in quella di La Spezia, con la zona delle Cinque Terre a rischio di frane e smottamenti.
Problemi anche a Palermo a seguito di un’abbondante pioggia caduta nella notte, che ha provocato diversi allagamenti e auto bloccate nei sottopassi invasi dall’acqua. La parte meno colpita dal maltempo è la Sicilia orientale.
Che dire unimamme? L’augurio è che stiate bene se abitate nelle zone colpite e che dopo l’emergenza vengano posti in atto seri interventi di tutela del territorio e di prevenzione.
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