Nella crescita di un bambino il gioco ha un ruolo fondamentale, in modo particolare se svolto con i propri genitori. Un esperimento lo conferma.
Fin dai primi anni di vita lo sviluppo delle competenze del bambino dipende dalla relazione che ha con l’ambiente e le persone che lo circondano. In particolare i genitori rappresentano le figure di riferimento con cui il bambino ha interazioni affettive ed il loro modello di comportamento.
Uno dei modi per poter stimolare ed aiutare un bambino nella sua crescita è il gioco.
La tipologia e modalità di gioco cambiano e crescono in base allo sviluppo intellettivo e a quello psicologico, come indicato da diversi esperti del settore:
- Nei primi mesi di vita il principale gioco del bambino è l’interazione con gli adulti attraverso sorrisi, carezze, l’agitare le gambe e mani. Anche fare il bagnetto per il bambino è un gioco.
- Dopo i due – tre anni il gioco del bambino diventa più complesso. Durante questo periodo, il cervello del bambino, grazie anche al gioco, incorpora le informazioni relative a quello che vede, tocca, sente ed ascolta.
- Dai tre ai cinque anni il bambino inizia i primi giochi di socializzazione, grazie anche all’inserimento nella realtà scolastica. Sono molto importanti anche i giochi fisici, come ad esempio giocare a palla o rincorrersi.
- Nei successivi anni i giochi diventano più complessi, di gruppo e con regole ben precise da rispettare.
Il gioco con i genitori è importante nella crescita dei bambini
A qualsiasi età i bambini amano giocare e farlo con i propri genitori.
Sfortunatamente lo stile di vita della società moderna rende difficile poter trascorrere tempo di qualità con i nostri figli. Si va sempre di corsa, si lavora molto, si hanno molti impegni e ci si distrae facilmente con cellulari e tablet. A soffrire di questo sono principalmente i nostri figli che, anche se affidati a tate e nonni, soffrono della mancanza di poter giocare e passare del tempo con i genitori. E le conseguenze indagate dalla scienza spaventano.
E stato effettuato un esperimento sociale nel quale sono stati intervistati dei bambini, ai quali veniva chiesto:
- Ti piace giocare?
- Con chi giochi?
Le risposte dei bambini sono state molto dolci, ma nessuno ha detto che giocano con i genitori alludendo al fatto che essi siano molto impegnati.
Successivamente gli è stato proposto di mandar loro un messaggio nel quale li invitavano ad andare lì a giocare.
Alla finta risposta negativa i bambini sono rimasti delusi. Quando i genitori sono entrati facendogli una sorpresa loro erano felici ed emozionati al pensiero di poter giocare insieme.
Si è così riscontrato quanto per i bambini sia importante giocare con i propri genitori, ridere, scherzare, immaginare.
Purtroppo, si constata che molti genitori affermano di non giocare con i propri figli o di farlo solo perché si sentono in obbligo o in colpa.
Voi unimamme quanto tempo giocate con i vostri figli? Riuscite a conciliare gli impegni con il gioco? Vi piace giocare con loro?
Vi lasciamo con l’opinione degli esperti sull’importanza del gioco per la salute mentale dei nostri figli.