A Carbonia studenti aggrediscono insegnante con lancio di oggetti dopo la fine delle lezioni.
Un altro brutto episodio di aggressione ai danni di un’insegnante da parte di studenti. Ancora una volta una professoressa aggredita. L’episodio è accaduto in Sardegna.
Sono passati pochi giorni da quando vi abbiamo raccontato dell’aggressione di un’insegnante a colpi di sedia da parte dei suoi allievi, a Vimercate in Lombardia, che purtroppo dobbiamo riportarvi un altro avvenimento simile. Ancora un’aggressione ai danni di un’insegnante, ancora una volta una donna.
Questa volta è accaduto a Carbonia, nel Sulcis, in Sardegna. L’episodio è accaduto nell’istituto professionale Ipia “Emanuela Loi”. Al termine della giornata di lezioni, alcuni studenti hanno messo in atto un vero e proprio blitz contro la professoressa.
Era la sesta ora, l’ultima della giornata, l’insegnante stava concludendo la sua lezione, quando all’improvviso uno degli studenti ha abbassato le tapparelle, un altro ha spento la luce e nel buio gli altri si sono messi a tirare oggetti contro l’insegnante, qualunque cosa avessero sotto mano: libri, matite, penne, addirittura bottigliette di plastica.
Tutto è successo nel giro di pochi secondi, l’insegnante ha fatto a malapena in tempo ad accorgersi di quello che stava succedendo. La classe di studenti aveva preparato per lei una vera e propria trappola. In un primo momento, la professoressa non ha reagito, per far calmare gli alunni. “Ho lasciato correre in modo che si calmassero – ha detto – anche se nel pavimento intorno a me erano sparsi i tanti oggetti che mi sono stati lanciati“. Poi ha tentato di uscire dalla classe, al buio e indifesa, ma la porta era stata chiusa. Come se il lancio di oggetti non bastasse, i ragazzi si sono alzati dai banchi, avvicinandosi alla professoressa e hanno iniziato a spintonarla e colpirla ancora.
Tutto è avvenuto “tra le urla e le risate” degli studenti. Solo al suono della campanella i ragazzi hanno smesso di picchiare la professoressa e sono scappati via. Una violenza inaudita, messa in atto da ragazzini di appena 13 e 14 anni. Cosa fosse scattato nella loro testa è un mistero.
L’insegnante ha raccontato di essersi sentita “incredula e spaventata” in quei momenti di aggressione assurda e violenta. Un’incredulità che è durata fino al giorno seguente l’aggressione. Solo il giorno dopo, infatti, la professoressa ha denunciato il lancio di oggetti e gli spintoni da parte dei suoi studenti.
“È una classe certamente vivace ma non avrei mai pensato che potessero arrivare a tanto“, ha detto l’insegnante all’Unione Sarda, che ha raccontato questa vicenda.
La professoressa ha sporto denuncia ai carabinieri. Ora sul caso indagano i militari della Compagnia di Carbonia coordinati dalla Procura minorile di Cagliari.
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