Scuola: gli insegnati italiani i meno rispettati. Il Global Teacher Status Index (GTSI) 2018 lo dimostra. Vediamo i dati ottenuti.
Torna il Global Teacher Status Index, uno studio portato avanti dalla Varkey Foundation in merito alla qualità degli insegnanti nei vari Paesi del mondo. E’ la seconda volta dal 2013 che la Varkey, un istituto internazionale di ricerca nel campo dell’istruzione, pubblica questa ricerca. E i dati per l’Italia non sono per nulla incoraggianti.
Nel GTSI si valuta ad esempio la reputazione sociale degli insegnanti, dalle elementari alle superiori, prendendo in considerazione 35 paesi nel mondo.
È stato fatto un sondaggio d’opinione su più di 35.000 persone con un’età compresa tra i 16 ed i 17 anni e oltre 5.500 insegnanti che esercitano la professione.
I dati resi noti dal rapporto pubblicato sono fortemente scoraggianti per un paese come l’Italia, che si colloca al terzultimo posto tra i 35 presi in considerazione. È seguita solo da Israele ed dal Brasile e risulta essere il fanalino di coda dell’Europa.
Sono gli insegnanti della Cina e della Malesia che risultano avere la maggior considerazione, collocandosi dunque ai primi posti.
Questi dati sono supportati anche dagli ultimi fatti di cronaca relativi a violenze, danni ed aggressioni subite dai nostri insegnanti, che non sono più rispettati come negli anni passati.
Nell’ultimo anno scolastico sono stati accertati più di 30 casi di violenze nei confronti dei docenti da parte degli alunni ed a volte anche dai genitori stessi, come riscontrato da Tuttoscuola. Esistono però altri casi che spesso non vengono denunciati.
Qualche clamoroso evento è accaduto a:
Solamente il 16% degli italiani intervistati ritiene che gli insegnanti siano rispettati dagli alunni. È il dato più basso per quanto riguarda le grandi economie europee. Nel sondaggio del 2013 tale valore era al 20%. In Cina invece il valore raggiunge l’81%.
La cosa che sorprende è che quasi un italiano su tre (31%) vorrebbe che il proprio figlio intraprendesse la carriera dell’insegnamento. Risulta essere la seconda percentuale più alta tra le maggiori economie dell’UE, dopo la Spagna con il 39%.
Considerando tutti i paesi, la seconda percentuale più alta appartiene all’India, dove più della metà degli indiani (54%) incoraggerebbe i propri figli a diventare insegnanti. La percentuale più bassa è invece data dalla Russia (6%).
Inoltre il 50% degli italiani ha dichiarato che gli insegnati dovrebbero essere pagati in base ai risultati dei loro alunni. La percentuale legata alla remunerazione in base ai risultati è notevolmente diminuito dal 2013, quando il 67% si dichiarava favorevole.
Il fondatore della Varkey Foundation, Sunny Varkey dice che: “Questo indice fornisce una prova accademica a qualcosa che abbiamo sempre saputo istintivamente: il legame tra lo status degli insegnanti nella società e il rendimento dei bambini a scuola. Possiamo affermare senza ombra di dubbio che il rispetto degli insegnanti non è solo un importante dovere morale, ma è essenziale per i risultati scolastici di un Paese”.
Voi unimamme siete d’accordo? I vostri figli rispettano gli insegnanti? Siete a conoscenza di atti di bullismo verso gli insegnanti?
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