Certificato medico per le assenze da scuola: ecco le Regioni d’Italia in cui non è più obbligatorio.
Cancellato l’obbligo di presentare il certificato medico per giustificare le assenze da scuola per malattia superiori ai cinque giorni. Un provvedimento per ridurre gli adempimenti burocratici a carico delle famiglie, adottato da otto regioni italiane, soprattutto al Nord, e ora in via definitiva anche dalla Regione Lazio, che lo scorso settembre aveva approvato il provvedimento in Consiglio regionale, come vi avevamo riferito.
Le Regioni che hanno eliminato l’obbligo di certificato medico, per giustificare le assenze da scuola sopra i cinque giorni, sono quasi tutte al Nord Italia, esclusi Veneto e Valle d’Aosta, e alcune al Centro.
Al Nord:
Al Centro:
L’ultima regione in ordine di tempo ad aver abolito il certificato medico per le lunghe assenze da scuola è il Lazio, che con la nota del ministero dell’Istruzione, firmata lo scorso 7 novembre, ha avvertito le segreterie dei singoli istituti scolastici, che si stanno gradualmente adeguando. Il provvedimento, infatti, parte subito, già per l’anno scolastico in corso. “Questa scelta riduce la burocrazia senza abbassare i livelli della prevenzione”, ha commentato l’Assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato. Come riporta Repubblica.
È stato il Ministero della Salute a suggerire alle regioni l’abolizione del certificato medico per ridurre gli adempimenti burocratici a carico delle famiglie. Al momento, però, meno della metà delle regioni italiane hanno accolto la disposizione. Oltre al Veneto e alla Valle d’Aosta, non hanno ancora aderito diverse regioni del Centro Italia, tutte quelle del Sud e delle Isole Maggiori.
L’obbligo di presentare il certificato medico per le assenze da scuola rimane in due casi:
Sull’abolizione dell’obbligo di presentazione del certificato medico, tuttavia, la Federazione italiana medici pediatri aveva espresso in passato alcune perplessità, ricordando “ritardi e omissioni” nella diffusione di alcuni casi di tubercolosi. In alcune scuole, rilevarono i pediatri, vi fu trascuratezza nel manifestarsi dei casi di tubercolosi, con ritardi che misero in crisi la vigilanza sanitaria interna, favorendo la diffusione del contagio.
Bisogna ricordare, infatti, che il certificato medico per le assenze lunghe per malattia serve non solo come giustificazione dell’assenza, ma anche per consentire il rientro a scuola. Il che significa che in caso di infezioni, batteriche o virali, il paziente non rappresenta più un rischio per gli altri (si sta a casa quando si è ammalati non solo per tutelare se stessi e curarsi, ma anche per tutelare gli altri ed evitare i contagi).
In ogni caso, l’abolizione del certificato medico per il rientro a scuola, dopo un’assenza per malattia superiore ai cinque giorni, è un atto con un valore storico per la scuola italiana. L’introduzione dell’obbligo, infatti, risale al 22 dicembre 1967, quando fu approvata con il decreto numero 1518 del presidente della Repubblica, Giuseppe Saragat.
E voi unimamme, che ne pensate dell’eliminazione del certificato medico per assenze per malattia sopra i cinque giorno? Lo ritenete un provvedimento utile?
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