In un asilo i bambini possono decidere come essere accolti.
Gli alunni dell’insegnante Nicole Schlapper vengono accolti ogni giorno con un saluto a scelta.
I piccoli hanno un tabellone dove sono riportati i seguenti disegni, che indicano ciò che desiderano ricevere da un loro compagno o compagna:
- un abbraccio
- una stretta di mano
- un saluto col pugno
- il 5 con la mano
- un semplice saluto con la mano
- un ciao
L’insegnante ha spiegato a Good Morning America che ha avviato questa iniziativa come semplice gesto di amicizia e gentilezza che lei spera rimanga dentro di loro a lungo.
Molti hanno notato che la lezione dietro questi semplici gesti è molto più profonda e complessa. Ai piccoli viene insegnato ad ascoltare gli altri, a rispettarsi e a trattarsi con cura l’un l’altro.
La Birchwood School District ha diffuso il filmato, diventato ben presto virale. Al momento il filmato ha raggiunto 29 264 Like e, a qualche giorno di distanza dalla pubblicazione le visualizzazioni hanno passato 1 milione.
Anche i commenti sono stati entusiastici: “un modo meraviglioso per iniziare la giornata e insegnare il consenso e l’autonomia. Lo adoro”.
Un’altr autenta: “sto piangendo da quanto è bello. Non forzare un comportamento che potrebbe mettere a disagio i bambini. Adorabile”.
Scegliendo come vogliono essere accolti i piccino possono stabilire il livello di interazione con cui si trovano a loro agio e imparare una preziosa lezione sul rispettare i confini altrui.
Qualche altra insegnante vorrebbe sapere invece dove trovare i segni mostrati nel video per ripetere l’iniziativa.
In pochi hanno avuto da ridire. Secondo alcuni il bimbo che accoglie non è a suo agio.
“L’unico che deve accogliere la classe non ha scelta. Se odia gli abbracci peggio per lui”.
L’insegnante ha spiegato che la parte dell’accoglienza è amata da tutti e che sono tutti molto eccitati quando viene il loro turno.
Unimamme, cosa ne pensate del filmato di cui si parla su The Stir?
Noi vi lasciamo con un appello di due genitori: “vostra figlia non deve abbracciare nessuno”.