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Bufale sui tumori: un sito web per combatterle

Published by
valeria bellagamba

Bufale sui tumori, un sito web per combatterle: “Tumore ma è vero che?”.

Come sappiamo le cosiddette “bufale” e le “fake news” sui temi legati alla salute imperversano sul web e sui social network. Siti internet, blog, pagine Facebook e alle volte, purtroppo, anche gli articoli di una stampa poco seria e male informata contribuiscono ad invadere il web con una marea di notizie infondate e pericolosissime sui temi delicati riguardanti la salute, le malattie e la prevenzione.

Nella migliore delle ipotesi si tratta di informazioni scorrette, diffuse con superficialità e avventatezza da chi probabilmente non ha gli strumenti o le conoscenze per divulgarle, nella peggiore, invece, si tratta di vera e propria informazione falsa, diffusa con intento malevolo, per nuocere agli altri e approfittare delle paure e delle ingenuità persone. Il più delle volte si tratta di vere e proprie truffe, per guadagnare denaro sulle tragedie altrui. Quando le persone stanno male, soprattutto se colpite da gravi patologie o traumi, sono più vulnerabili ed esposte a inganni e manipolazioni.

Negli ultimi anni, con la maggiore diffusione dell’utilizzo del web e soprattutto dei social network, utilizzati anche per veicolare notizie e informazioni, abbiamo assistito ad un vero e proprio boom di notizie false sulla salute e le malattie, le “fake news” appunto, chiamate in modo colorito “bufale”.

Per fortuna anche gli esperti, medici, scienziati e professori sono intervenuti sul web, aprendo siti, blog e pagine Facebook per contrastare le bufale e promuovere la corretta informazione. Ne conosciamo tanti, tra questi un sito web molto importante è “Tumore ma è vero che?”, un portale specializzato nel contrastare bufale sul cancro e aiutare i cittadini nella corretta informazione sui tumori. Il portale è gestito da un gruppo di oncologi che rispondono alle domande dei cittadini. Ecco come funziona.

Contro le bufale sui tumori: “Tumore ma è vero che?”

Dal cancro che si cura con limone e bicarbonato di sodio o con clisteri di caffè, ai tumori che si prevengono con il digiuno o con il miele, tante sono le bufale, spesso assurde, che circolano sul web confondendo o ingannando tante persone in cerca di informazioni sui tumori. Spesso si tratta di persone facilmente suggestionabili, perché prive degli strumenti culturali necessari per non cadere nelle trappole del web, anche le più clamorose, oppure si tratta di persone estremamente vulnerabili perché colpite dalla malattia o perché hanno una persona cara malata. In queste circostanze truffatori e malintenzionati hanno gioco facile nell’ingannare i più deboli ed esposti. Le loro azioni malevole, tuttavia, vengono sempre più contrastate dagli specialisti che hanno deciso di intervenire sul web per fare corretta informazione e smascherare le bufale, da quelle più ridicole a quelle più odiose.

Il cancro è forse la malattia oggetto di più falsi miti e credenze, che nel web hanno trovato un terreno fertile per diffondersi e moltiplicarsi. Alle volte si tratta di bufale molto pericolose, che hanno indotto tanti pazienti ad interrompere le cure necessarie. Per questo motivo medici e studiosi hanno deciso di attivarsi per contrastare questo pericoloso fenomeno.

Il sito web contro le bufale e le fake news sul cancro che è diventato un importante strumento di consultazione per i cittadini è “Tumore ma è vero che?”, aperto dalla  Fondazione Aiom (Associazione italiana di oncologia medica) nel maggio del 2018 e che in pochi mesi ha già censito centinaia di bufale sul tema del cancro, tra cui:

  • 400 bufale su cure alimentari,
  • 175 su cure alternative,
  • più di 160 bufale sulle cause del cancro,
  • 85 sulla scomparsa naturale del tumore.

Come abbiamo detto: bufale sul tumore che si cura con il bicarbonato di sodio o con lo zenzero (al posto della chemioterapia!), che si previene con il digiuno o eliminando la carne, oppure quello al seno causato dal reggiseno con il ferretto o quello della pelle dalle creme solari (al contrario, proteggere la pelle dai raggi solari previene il cancro). Alcune sono davvero fantasiose, tutte sono pericolose, perché inducono a comportamenti scorretti che possono peggiorare e rendere mortale un tumore curabile oppure distogliere dai comportamenti corretti per la prevenzione del cancro.

Le fake news in campo oncologico sono impressionanti. Secondo il Censis sono 9 milioni. Gli esperti oncologi del portale “Tumore ma è vero che?” hanno ricevuto in sei mesi oltre 50 mila email con richieste di informazioni.

A inviare mail con richieste di informazioni sono soprattutto i pazienti oncologici e i loro familiari (27% dei casi), ma anche i medici di famiglia e i farmacisti (16%). Una circostanza, quest’ultima, dovuta al fatto che “il tumore oggi sta diventando sempre di più una malattia cronica che coinvolge il personale sanitario sul territorio, non più soltanto lo specialista”, come ha spiegato Fabrizio Nicolis, presidente della Fondazione Aiom. Le altre mail, invece, la maggior parte, sono arrivate dai cittadini che chiedevano informazioni sulla prevenzione dei tumori. Alle volte le richieste di informazioni riguardano cure di ultima generazione, di cui hanno scritto i giornali, ma che ancora sono solo a livello sperimentale.

Il sito web “Tumore ma è vero che?” è suddiviso in sei sezioni:

  • cancro, cosa si nasconde;
  • cure alternative;
  • alimentazione;
  • cause e rimedi;
  • piante e vitamine;
  • cancro, una malattia moderna.

Il lavoro del comitato scientifico che gestisce il portale è imponente. Finora sul sito web sono state pubblicate circa una sessantina di bufale con la relativa smentita, mentre altre 27 sono in fase di elaborazione. Ha riferito Massimo Di Maio, direttore dell’oncologia dell’ospedale Mauriziano di Torino, a capo anche del comitato scientifico che gestisce il portale.

Le bufale vengono contrassegnate con un bollino rosso all’interno del quale è disegnata una mano con il pollice verso, mentre quelle notizie che non sono vere e proprie bufale ma notizie parzialmente vere sono segnate con il bollino giallo e il pollice di lato. Le bufale sono smontate con una spiegazione scientifica e in fondo una bibliografia di riferimento, accessibile a tutti.

“In rete si legge di tutto: presunte ‘cure’ miracolose come quella Di Bella, consigli errati di prevenzione o teorie complottistiche circa l’origine delle principali neoplasie. Vogliamo fornire una guida online costantemente aggiornata e l’obiettivo dei prossimi mesi sarà quello di triplicare gli accessi attraverso una specifica attività sui principali social media”, ha annunciato, Fabrizio Nicolis. In sei mesi il portale “Tumore ma è vero che?” ha registrato 150mila visitatori unici.

Gli esperti ricordano che non esistono diete miracolose contro il tumore e per la sua prevenzione. Come abbiamo visto, le bufale su cure alimentari per il tumore sono numerose. Così come è sbagliato il digiuno. Anzi si deve mangiare, in modo corretto, per combattere il tumore, perché il paziente deve essere in forze.

Per combattere il cancro gli unici strumenti al momento sono:

  • chirurgia,
  • radioterapia,
  • chemioterapia,
  • terapie ormonali,
  • terapie a bersaglio molecolare,
  • immunoterapia (i cui studi hanno ricevuto quest’anno il Nobel per la Medicina)

Queste al momento sono le cure scientificamente riconosciute e in sempre più numerosi casi efficaci. Molti tumori oggi si curano, se si seguono le indicazioni terapeutiche dei medici.

Una terapia che negli ultimi anni è stata fortemente messa in discussione è la chemioterapia, che purtroppo ha affetti collaterali molto pesanti, ma che è indispensabile ed efficace nella cura di numerosi tumori. Rifiutare la chemioterapia per seguire fantasiose cure alternative è pericolosissimo. La chemioterapia non uccide, precisano gli esperti. Se il paziente muore pochi giorni dopo l’ultima somministrazione, significa che la situazione del paziente era già compromessa. Rifiutare la chemio per un tumore curabile, invece, può condurre a morte certa. Come purtroppo hanno dimostrato anche recenti casi di cronaca.

Che ne pensate unimamme? Utilizzerete anche voi il portale sui tumori per informarvi o lo avete già fatto?

valeria bellagamba

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