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Esame di Maturità: rivoluzionata la seconda prova scritta

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valeria bellagamba

Esame di Maturità: rivoluzionata la seconda prova scritta. Ecco tutte le novità in arrivo.

Cambiamenti radicali nella seconda prova scritta all’Esame di Maturità o Esame di Stato sono stati annunciati al Miur, Ministero dell’Istruzione, dell’università e della ricerca. I ragazzi potranno essere chiamati a svolgere la seconda prova scritta su due materie in contemporanea e non più alternate come è stato finora: latino e greco al liceo classico, matematica e fisica allo scientifico.

Esame di Maturità: cambia la seconda prova scritta

Qualche settimana fa vi avevamo riferito le modifiche all’Esame di Maturità (anche se sarebbe più corretto chiamarlo Esame di Stato), introdotte dal Miur. La prima novità era l’abolizione del test Invalsi, il cosiddetto “quizzone“, portando le prove scritte da tre a due.

Sono stati cambiati anche i criteri di valutazione complessiva dell’esame, con l’assegnazione di un punteggio maggiore al credito scolastico, tenendo conto del percorso dei ragazzi nell’ultimo triennio di scuola. Mentre è stata eliminata l’Alternanza Scuola-Lavoro, che nella riforma della cosiddetta Buona Scuola era criterio di ammissione all’Esame di Maturità, introducendo invece anche il voto in condotta e la sufficienza in tutte le materie.

Un’altra novità che ha fatto molto discutere è la cancellazione del tema o saggio storico, sebbene nelle 7 tracce della prima prova scritta è rimasto l’ambito storico, tra le altre tematiche.

Ora è stata annunciata la grande novità, che riguarda la seconda prova scritta dell’esame, quella che riguarda le discipline specifiche di ciascun indirizzo scolastico. Come ad esempio: latino o greco al liceo classico. Discipline che si alternano, di anno in anno, e vengono annunciate a inizio anno. Ma non sarà più così. Il Ministero, infatti, ha presentato una riforma rivoluzionaria della seconda prova scritta della Maturità che punta a far svolgere insieme e non più in alternanza le diverse discipline. Così i maturandi dei liceo classico potranno essere chiamati a svolgere una traduzione sia dal latino che dal greco, mentre quelli dello scientifico potrebbero svolgere un compito di matematica e fisica insieme. Immaginiamo già i salti di gioia degli studenti. La riforma è ancora da mettere a punto, ma il Ministro dell’Istruzione Marco Bussetti sembra deciso nella svolta. Dopotutto, ogni governo vuole lasciare il segno sulla scuola italiana, riformandone uno o più aspetti. Questa, però, è una novità davvero radicale.

La riforma non è ancora completata, sarà annunciata in via definitiva il prossimo gennaio, quando saranno annunciate per ciascun indirizzo le materie della seconda prova scritta, lasciando gli studenti nella suspense per tutto il periodo di Natale e con l’ansia per la preparazione al nuovo Esame di Maturità. Da questi ultimi annunci, tuttavia, la “rivoluzione” sembra confermata. Nel frattempo, per venire incontro a studenti e docenti, dal prossimo mese di dicembre il Miur metterà a disposizione tracce-tipo sul nuovo esame, per consentire a ragazzi ed insegnanti di esercitarsi con specifiche simulazioni.

Tra le novità, per il liceo classico si prevede una seconda prova scritta articolata in due parti. La prova consisterà in una versione, un testo in prosa con informazioni sintetiche sull’opera, preceduta e seguita da parti tradotte per far conoscere il contesto del brano estrapolato e proposto agli studenti. Seguiranno tre quesiti relativi alla comprensione e all’interpretazione del brano stesso e alla sua collocazione storico-culturale. Il Miur, come prevede la riforma, potrà scegliere una prova mista, con entrambe le discipline caratterizzanti l’indirizzo: latino e greco. A gennaio si conoscerà la decisione del Ministro, mentre a febbraio arriverà la complessiva ordinanza sugli Esami, anticipata di tre mesi.

Per il liceo scientifico la seconda prova scritta prevede la soluzione di un problema a scelta del candidato tra due proposte e la risposta a quattro quesiti tra otto proposte. Anche in questo caso la prova potrà avere ad oggetto le due discipline caratterizzanti: matematica e fisica.

Agli istituti tecnici la struttura della seconda prova prevede una prima parte obbligatoria, che tutti i candidati sono tenuti a svolgere, seguita da una seconda parte con quesiti a scelta, che il candidato sceglierà sulla base del numero indicato in calce al testo. Anche in questo caso la prova potrà avere ad oggetto più discipline. Ad esempio per l’indirizzo Amministrazione, Finanza e Marketing l’elaborato consisterà in una delle seguenti tipologie: “Analisi di testi e documenti economici attinenti al percorso di studio; analisi di casi aziendali; simulazioni aziendali”.

Infine, per gli istituti professionali la seconda prova avrà una parte definita a livello nazionale e una seconda parte predisposta dalla Commissione d’esame, per tenere conto della specificità dell’offerta formativa dell’Istituzione scolastica.

Chissà se queste novità piaceranno agli studenti. Una prova scritta su due materie, come due traduzioni dal latino e dal greco e due compiti su due materie scientifiche, sono sicuramente molto impegnative, ma possono anche venire incontro agli studenti nel caso in cui siano “deboli” in una delle due discipline, potendo recuperare nell’altra. Non dimentichiamo, poi, che è stata eliminata la terza prova scritta del quizzone. Agli studenti, quindi, sarà risparmiato un bel peso e potranno così concentrarsi sulla preparazione delle materie d’esame.

Il Ministro Bussetti comunque ha assicurato che le prove saranno in linea con il percorso di studi.

Un’altra grande novità, che peraltro vi avevamo annunciato lo scorso ottobre, sta poi nell’introduzione di griglie di valutazione nazionali, uguali per tutte le scuole, per correggere gli scritti in modo più equo ed omogeneo su tutto il territorio nazionale.

La seconda prova scritta dell’Esame di Stato si terrà il 20 giugno 2019. Il giorno seguente alla prima prova scritta di italiano, prevista per il 19 giugno. Le date sono state confermate lo scorso ottobre. Nella prova di italiano, i maturandi dovranno innanzitutto dimostrare di “padroneggiare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana secondo le esigenze comunicative nei vari contesti” e, per la parte letteraria, “di aver raggiunto un’adeguata competenza sull’”evoluzione della civiltà artistica e letteraria italiana dall’Unità ad oggi”. I testi prodotti saranno valutati “in base alla loro coerenza, alla ricchezza e alla padronanza lessicali, all’ampiezza e precisione delle conoscenze e dei riferimenti culturali, alla capacità di esprimere giudizi critici e valutazioni personali”, precisa il Miur. Per svolgere la prima prova scritta gli studenti avranno, come sempre, sei ore di tempo e sette tracce per tre tipologie di prove (di cui vi abbiamo già parlato).

Infine, per quanto riguarda l’esame orale, le indicazioni complete sul colloquio saranno fornite nel decreto con le discipline scelte per la seconda prova che uscirà a gennaio. Nel frattempo, il Ministero ha precisato che la commissione all’esame orale proporrà ai candidati di analizzare testi, documenti, esperienze, progetti e problemi per verificare l’acquisizione dei contenuti delle singole discipline, la capacità di utilizzare le conoscenze acquisite e di collegarle per argomentare in maniera critica e personale, anche utilizzando la lingua straniera. Nel corso del colloquio, il candidato esporrà, con una breve relazione o un elaborato multimediale, le esperienze di Alternanza Scuola-Lavoro svolte. Il colloquio accerterà anche le conoscenze e le competenze maturate nell’ambito delle attività di Cittadinanza e Costituzione. La commissione dovrà comunque tenere conto di quanto indicheranno i docenti nel documento di classe che sarà consegnato ai commissari con il percorso effettivamente svolto.

Sul sito web del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR) sono disponibili tutti i quadri di riferimento per la predisposizione e lo svolgimento degli scritti della nuova Maturità, che debutterà a giugno con le regole previste dal decreto legislativo 62 del 2017.

Che ne dite unimamme di questi cambiamenti dell’Esame di Maturità? Li ritenete giusti, utili, corretti? Siete preoccupate per i vostri figli maturandi?

 

 

valeria bellagamba

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