Babbo Natale in mezzo alla guerra: il video shock della Croce Rossa Internazionale. Uno spot per sensibilizzare sulle crisi nel mondo.
Stanno uscendo in questo periodo gli spot pubblicitari di Natale. Sono i video per sponsorizzare le più note catene di marchi commerciali internazionali e i loro prodotti, soprattutto dolciumi, profumi e oggetti da regalare. Video divertenti, allegri e anche commoventi. Perché senza la lacrimuccia, nel periodo in cui più di tutti si riuniscono le famiglie, non ci sappiamo stare. Non tutti i video, però, sono uguali. Alcuni, quelli di sensibilizzazione e delle cosiddette pubblicità progresso, servono a scuoterci dalle nostre comodità per mostrarci un mondo che non siamo abituati a vedere e che spesso non vogliamo vedere. Come nello spot di Natale pubblicato in questi giorni dal Comitato internazionale della Croce Rossa, International Committee of the Red Cross (ICRC).
Un Babbo Natale smarrito, con il vestito e la barba sporchi, si aggira in una città spettrale, senza luce e piena macerie, invasa dal fumo e in cui rimbombano i colpi di mortaio e gli spari dei fucili, mentre alcune carcasse di auto bruciano, mentre in lontananza risuona in modo quasi ossessivo il ritornello della canzone natalizia Happy Holiday, cantata da Andy Williams. È uno scenario di guerra, nel pieno svolgimento di una battaglia senza tregua, e potrebbe essere lo scenario di una delle tante guerre nel mondo. È lo spot di Natale della Croce Rossa Internazionale,
Babbo Natale cammina per le vie della città distrutta e viene sfiorato dai combattimenti, solo per fortuna non viene raggiunto dai proiettili. Bombe e spari però non lo fermano, entra in un grande edificio, dal quale le persone scappano e dopo aver attraversato corridoi e stanze con gli arredi in pezzi e le pareti sventrate, raggiunge uno stanzone, dove una bambina spaventata e seduta per terra, sopra un tappeto e qualche cuscino.
Sembra la conclusione commovente dello spot natalizio, ma nella realtà le cose stanno diversamente.
Il breve filmato serve per sensibilizzare il pubblico e raccontare cosa fa la Croce Rossa Internazionale nel mondo: riunire le famiglie è uno dei suoi compiti umanitari fontamentali. Le famiglie separate dalla guerra, certo, ma anche dalle migrazioni e dalle catastrofi naturali (purtroppo sempre più frequenti e devastanti, come abbiamo potuto vedere negli ultimi tempi).
“L’unico regalo che alcuni bambini vogliono per questo Natale è la loro famiglia“, si legge nella scritta verso la fine del video. Babbo Natale, purtroppo, non può portare questo regalo, ma gli operatori e i volontari di Croce Rossa sì. È il loro lavoro, almeno in quelle zone del mondo in cui possono farlo. Sappiamo, infatti, quante zone sconvolte guerre sanguinose siano interdette perfino alla Croce Rossa o addirittura quante volte perfino la Croce Rossa e gli altri operatori umanitari vengano colpiti da bombardamenti e assalti armati.
Nonostante i rischi, gli operatori continuano nel loro prezioso lavoro. “Ogni anno riuniamo centinaia di famiglie separate dai conflitti, dalle migrazioni e dai disastri naturali”, è la frase che chiude lo spot. Prima che compaia sullo schermo, si vede nel video la bambina che viene riunita a sua madre, grazie agli operatori della Croce Rossa.
La Croce Rossa Internazionale interviene per soccorrere le persone e riunire le famiglie nei peggiori scenari di guerra, come quelli di Siria, Myanmar e Nigeria, in cui i combattimenti della guerra civile hanno dilaniato intere comunità, strappato le persone dalle loro famiglie e creato, purtroppo, un numero crescente di dispersi. La Croce Rossa ha assistito ad un crescente numero di famiglie rivolgersi presso i propri centri e operatori nella ricerca delle persone care scomparse.
Al momento, la Croce Rossa Internazionale sta cercando più di 100.000 persone scomparse nel modo, il numero più elevato per l’organizzazione in oltre 15 anni.
L’impatto che hanno le sparizioni di persone sugli individui, sulle famiglie e su intere comunità è una delle conseguenze umanitarie più devastanti e durature della guerra, ma anche di altre situazioni di violenza, dei fenomeni migratori e dei disastro naturali. Il ricongiungimento dei familiari è pertanto una delle attività umanitarie principali della Croce Rossa Internazionale, insieme al fornire un riparo, acqua e cibo a chi ne ha bisogno.
Il Comitato Internazionale della Croce Rossa , con le sue 190 società di Croce e Luna Crescente Rossa, è al lavoro da 150 anni per unire le famiglie separate da guerre e calamità naturali.
La Croce Rossa si augura che il pubblico condivida il video del suo spot di Natale per far crescere la consapevolezza sulle famiglie separate ed il sostegno alle attività della Croce Rossa, mirate ai ricongiungimenti familiari. Come spiega il sito del Comitato.
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