La notte del 12 febbraio Lidia Rubino, una ventiquattrenne di Castellana Grotte aveva abbandonato sua figlian neonata tra gli scogli, causandone la morte.
La piccola era stata ritrovata il 15 febbraio da una coppia di turisti. La donna ha già scontato in carcere 4 mesi, dal 29 marzo al 18 luglio e ora si trova in una comunità terapeutica.
Ora è arrivata la sentenza emessa dal gup del Tribunale di Bari, Giovanni Abbattista, che condanna a 14 anni Lidia Rubino.
La donna è stata condannata per omicidio pluriaggravato, ma il giudice ha escluso l’aggravante dei futili motivi e ha concesso invece un’ulteriore attenuante per aver riconosciuto il parziale vizio di mente.
Nel corso di un incidente probatorio, richiesto dalla difesa, la mamma, sottoposta a una perizia psichiatrica, è stata riconosciuta semi inferma mentale.
Dalle indagini è emerso che, quando ha abbandonato la figli aveva un tasso alcolemico oltre la norma e stava vivendo un “momento dissociativo”.
La piccola Chiaraluna, la figlia della Rubino, era nata sana e morta alcune ore dopo il parto a causa del freddo dell’acqua e del mare.
Unimamme, cosa ne pensate di questa vicenda di cui si parla su Repubblica?
Noi vi lasciamo con la vicenda di un neonato abbandonato salvato grazie a una culla termica installata dopo la morte di Chiaraluna.
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