Arriva da Padova uno studio sulla dislessia e i videogiochi. Solo i bambini che riescono a incrementare il punteggio nella terapia con il videogioco velocizzano la lettura e migliorano la memoria uditiva a breve termine
Dislessia e videogiochi: migliora il punteggio e migliora la lettura
“Nel training con videogiochi d’azione è necessaria sempre la supervisione da parte di un esperto in riabilitazione neuropsicologica dello sviluppo“. Così descrive l’esperimento Sara Bertoni, una delle ricercatrici che ha effettuato lo studio su videogame e dislessia. “Va tenuto in considerazione che i bambini dislessici sono sempre in via di sviluppo, con un cervello molto plastico e con sistemi non completamente maturi. Non basta quindi mettere un bambino davanti ad uno schermo con un videogioco per poter ottenere un miglioramento nella velocità di lettura e nella memoria verbale a breve termine“. La correlazione fra risultati nel videogioco e riscontri nell’abilità di lettura è stata evidente: “Abbiamo testato la lettura considerando tempo ed errori prima e dopo il trattamento – ha spiegato la Bertoni – Abbiamo misurato la loro capacità di ripetere correttamente una sequenza di “non parole”, ossia parole inventate come ad esempio “sed” e “gam”, dopo che lo sperimentatore le aveva pronunciate ad alta voce al bambino. I bambini con dislessia riuscivano a ricordare una lista più lunga di non-parole da memorizzare e ripetere, pur non essendo parole da linguaggio comune. Per di più il trattamento, pur non essendo intensivo, non è stato faticoso per nessun bambino“.
Non sempre, unimamme, i videogiochi sono deleteri. Basta usarli con intelligenza… che ne pensate?