A pochi giorni di distanza dalla tragedia al concerto di Sfera Ebbasta che ha causato la morte di 6 persone, ci sono i primi sviluppi dell’inchiesta.
Le forze dell’ordine hanno individuato 7 indagati che sono accusati di omicidio colposo aggravato.
Sono i 4 proprietari dell’immobile e 3 soci, di cui uno amministratore della società che gestisce la discoteca.
Inoltre un quindicenne è stato fermato per droga. In casa sua i carabinieri hanno individuato eroina, cocaina e contanti.
Il ragazzino è stato identificato grazie a tre testimoni minorenni. Non ci sono però filmati o immagini che lo incastrerebbero nel momento dell’utilizzo della bomboletta.
Il fermo quindi è relativo solo alla detenzione degli stupefacenti.
Come accennato però, su questo fronte non vi è nulla di certo. “C’è un minorenne indagato, ma è solo un atto dovuto perché è tutto da vedere. La consistenza indiziaria sarà tutta da valutare“ ha precisato la procuratrice per i minori delle Marche.
Sulla vicenda, a ogni modo, si indaga per omicidio preterintenzionale, lesioni dolose e colpose.
Si era parlato anche di una possibile banda abituata a spargere spray urticante per rubare gioielli, orologi e telefonini, ma di questo non vi è stato ancora riscontro.
Due persone sono state derubate, hanno dichiarato gli inquirenti, ma quella della banda è solo una delle piste seguite.
Nel frattempo altre due persone sono state fermate per possesso di droga, ma l’incriminazione potrebbe cambiare in caso di sviluppi.
Infine la tesi dello spray non è l’unica seguita dagli investigatori. Alcuni testimoni hanno parlato di un fumogeno, mentre non si può escludere che l’odore acre sia stato causato dalla rottura dell’impianto che diffonde il fumo bianco usato in discoteca.
Insomma, solo dopo tutti gli accertamenti da parte dei medici sarà possibile stabilire l’esatta causa del panico.
“Decine di persone sono concordi nel dire che all’improvviso è stato cosparso qualcosa nell’aria. A terra è stata trovata una bomboletta di spray al peperoncino. Questo ci induce a pensare che sia una possibile concausa dello spargimento della sostanza irritante, ma non esclude che ce ne possano essere state altre” aggiunge la pm Lebroni.
Di recente è stato corretto il numero di persone presenti in discoteca, inizialmente si era parlato di 1400 biglietti venduti, ma a questo proposito c’è stata una smentita.
Questo era il numero delle matrici, sui cui comunque si sta indagando per capire perché fosse così elevato.
I biglietti realmente venduti erano 680, quello staccati 500. La capienza della sala è di 459 ed erano aperte due sale al pianterreno.
Diversi ragazzi hanno detto di essere entrati senza biglietto.
Per quanto riguarda la sicurezza del locale il Sindaco di Corinaldo, che aveva concesso le autorizzazioni, ha dichiarato che la Lanterna Azzurra era a norma e che l’autorizzazione era stata data dopo interventi di miglioria dell’impianto di sicurezza.
Unimamme, cosa ne pensate delle indagini di cui si parla su Il Fatto Quotidiano?
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