La così detta “aggressività tenera” è il fenomeno che si mette in atto quando siamo di fronte ad un bebè o ad un cucciolo.
A volte guardando un bambino piccolo o un cucciolo tenero, anche solo in foto, si ha voglia di spremerlo o morderlo (“voglia di mangiarlo di baci“) senza, però, avere il desiderio di causargli dei danni. Questa irrefrenabile voglia è nota come “aggressività tenera” anche definita “cute aggression“.
L’aggressività tenera è stata individuata in un primo studio di cui vi abbiamo già parlato. Uno studio recente ha cominciato a cercare le basi neuronali del meccanismo che la genera, cercando di capire cosa accade al livello cerebrale quando guardiamo qualcosa di dolce o tenero. I ricercatori della University of California-Riverside hanno studiato questo fenomeno e la ricerca è stata in seguito pubblicata su Frontiers in Behavioral Neuroscience.
I ricercatori hanno reclutato 54 persone adulte tra i 18 ed i 40 anni, tra cui 20 maschi e 34 femmine. Un requisito fondamentale è che i partecipanti non dovevano soffrire di malattie psichiatriche o neurologiche e non dovevano assumere farmaci legati a queste patologie.
Ad ogni partecipante è stato fatto indossare un casco con degli elettrodi e gli hanno mostrato 32 fotografie divise in 4 categorie:
Successivamente ad ognuno di loro è stato chiesto quanto i sentissero coinvolti emotivamente da quelle immagini e quanta voglia avessero di prendersi cura dei bambini piccoli o dei cuccioli presenti in foto.
I partecipanti, dopo ogni blocco di foto, dovevano dichiararsi concordi o meno con le affermazioni che gli erano state fatte, utilizzando una scala di valutazione da 1 a 10. Dove: 1-2 “non del tutto vero”, 3-4 “un po’ vero”, 5-6 “vero”, 7-8 “molto vero” e 9-10 “completamente vero”.
Gli scienziati hanno misurato l’attività cerebrale delle persone attraverso l’elettrofisiologia sia prima, sia durante e sia dopo l’esperimento.
Dai dati raccolti è emerso che il cervello viene sopraffatto alla visione dei bambini carini e dei cuccioli degli animali reagendo ed andando ad innescare l’aggressività tenera. Nei partecipanti che hanno sperimentato la cute aggression i risultati hanno offerto una prova di come sia il sistema di ricompensa del cervello e sia quello emotivo sono coinvolti nel fenomeno: da un punto di vista evolutivo, un cucciolo stimola l’istinto a prendersene cura, è la natura.
Inoltre, lo studio evidenzia che l’aggressività tenera è il modo che il cervello mette in atto per mediare con la sensazione di sopraffazione.
È voi unimamme siete mai state prese dall’aggressività tenera? Eravate a conoscenza di questo fenomeno?
I primi giorni di vita di un neonato rappresentano un periodo di grande adattamento, sia…
L'arrivo di un bimbo è senza dubbio uno degli eventi più significativi e gioiosi nella…
Quando il termine della gravidanza si avvicina, molte donne iniziano a interrogarsi sul momento del…
Il parto rappresenta il culmine della gravidanza, un'esperienza unica che si differenzia per ogni donna.…
La coesistenza tra neonati e gatti rappresenta una curiosità per molti neogenitori, preoccupati su come…
Il parto naturale rappresenta una scelta consapevole e informata per molte donne che desiderano vivere…