In una scuola superiore è stato mostrato un filmato molto violento sull’aborto.
L’aborto è un tema delicato e come tale dovrebbe essere trattato, ancor di più su giovani menti in via di formazione.
Pare che questo non sia quanto avvenuto in un liceo di Montepoli dove, durante l’ora di religione, è stato mostrato un filmato antiabortista vietato ai minori.
Lo scorso 4 dicembre l’associazione Movimento per la vita ha parlato di aborto in questi termini: “la pratica dell’aborto prevede che si estraggano pezzi di gambe e braccia di bambini già formati”.
Pochi giorni dopo, inoltre, il docente di religione cattolica ha proiettato un filmato dal titolo: L’urlo silenzioso, risalente al 1984, vietato ai minori, in cui ci sono scene esplicite di aborti, con commento audio di frasi come: ” ‘bambino dilaniato” o ‘bambino smembrato”.
A denunciare quanto accaduto al Polo liceale Galileo Galilei sono stati due deputati pentastellati: Veronica Giannone e Luigi Gallo.
“Non c’è bisogno di aggiungere altro siamo a conoscenza del turbamento di decine di ragazzi, sconvolti da questo duplice episodio. Così come inevitabile è stato lo sconcerto dei genitori” hanno commentato “anche per questo abbiamo depositato un’interrogazione scritta al ministro dell’Istruzione Bussetti. Crediamo che sia urgente intervenire per chiarire i contorni di una vicenda molto grave”.
I deputati si rivolgono poi ai dirigenti scolastici. “Vogliamo ricordare ai dirigenti scolastici che la scuola è prima di tutto luogo di incontro, in cui coltivare nelle giovani menti degli studenti i principi di tolleranza, pluralismo e soprattutto rispetto”.
Ora il Preside del liceo, Martino Cazzorla, ha aggiunto che si stanno svolgendo delle indagini per accertare le responsabilità.
Unimamme, cosa ne pensate di quanto accaduto in questa scuola e raccontato su Repubblica?
Noi vi lasciamo con l’opinione di un medico anti abortista secondo cui fare un aborto è commettere un omicidio.