Nei macelli italiani si verificano molte violenze nei confronti degli animali.
Non tutti sanno cosa avviene davvero in un macello, prima che la carne degli animali giunga nei supermercati e sulle nostre tavole.
Animale Equity, l’organizzazione internazionale per la protezione degli animali ha girato un filmato con immagini shock provenienti dai macelli italiani.
Le povere bestie vengono torturate, tirate con forza, pungolate, picchiate in testa con forche e spranghe, sgozzate e lasciate agonizzare a lungo. Gli animali sono terrorizzati, a volte non vengono bendati adeguatamente, ecc…
Ecco quanto si legge in una nota dell’organizzazione: “le immagini, ottenute tramite informatori, mostrano quello che avviene durante la macellazione dei bovini, una procedura spesso compiuta senza rispetto delle norme, in particolare quelle relative allo stordimento e ai maltrattamenti. Tutto questo è diventato inaccettabile, anche alla luce della crescente sensibilità dei consumatori nei confronti degli animali”.
Molto difficile, se non impossibili restare indifferenti nei confronti dell’agonia di questi animali. Animal Equality lancia quindi una petizione diretta al Parlamento: Vietato chiudere gli occhi.
Nella petizione si chiede l’installazione di telecamere a circuito chiuso nei macelli e il rispetto dello stordimento senza deroghe o eccezioni.
Più di 100 mila italiani hanno già firmato la petizione.
“Le nostre inchieste dimostrano che è necessario introdurre delle norme specifiche per ridurre al massimo la sofferenza di tutti quegli animali che ogni anno sono condannati alla macellazione nel nostro paese” ha dichiarato Matteo Cupi, direttore esecutivo di Animal Equality Italia.
Cupi ha aggiunto che altri Paesi europei si sono già mossi in questa direzione. Per esempio Austria e Danimarca hanno cancellato le deroghe per la macellazione religiosa.
In Gran Bretagna sono state introdotte telecamere a circuito chiuso, questo è stao applicato anche in Francia ma solo in via sperimentale.
Il problema è che in Italia, non si sa se le leggi vengano applicate.
Senza le indagini delle organizzazioni molte verità non verrebbero a galla e i consumatori non saprebbero cosa accade davvero nei macelli.
Cupi conclude: “è ora che anche i politici italiani si facciano carico di queste richieste trasversali e volute da centinaia di migliaia di cittadini“.
Unimamme, avete visto queste immagini, cosa ne pensate delle parole di Cupi riportate su La Stampa?
Pensate che sia giusto trattare in questo modo degli animali?
Firmerete la petizione?
Noi vi avvertiamo che si tratta di immagini forti.
Noi vi lasciamo con un altro filmato shock sul trattamento riservato ai polli di McDonald’s.