Timothy, bambino filippino adottato a distanza dall’ex presidente Usa, George H.W. Bush che ha sponsorizzato il piccolo, sette anni nel 2002, senza rivelare la sua vera identità fino ad oggi.
Dieci lunghi anni ed una fitta corrispondenza tra l’ex presidente Usa George H.W. Bush ed il piccolo Timothy, bambino delle filippine che dal 2002 è stato adottato dall’ex leader degli Stati Uniti. In coda alle lunghe e dolci lettere vi era scritto George Walker e solo oggi, a 17 anni, Timothy ha conosciuto la vera identità del suo benefattore.
A divulgare la notizia è stato il portavoce dell’ufficio di Bush senior, Jim McGrath tramite la Cnn attraverso la divulgazione di alcune lettere scambiate tra i due, la prima risalente al 24 gennaio del 2002 in cui si legge: “”Caro Timothy, voglio essere il tuo nuovo amico di penna. Sono un uomo anziano, di 77 anni, ma amo i bambini e anche se non ci siamo mai incontrati già ti voglio bene“.
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L’organizzazione Compassion International ha diffuso tramite la Cnn alcune delle lettere scritte da Bush e ha reso noto stando proprio alle comunicazioni trai due, lettere dolcissime ma ricche di particolari che, se lette con attenzione, avrebbero potuto ricondurre il lettore sulle tracce dell’ex presidente, come ha dichiarato Wess Stafford, ex presidente di Compassion International.
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Regalini e fotografie, quella di Sadie, il cane di Bush; la passione di Timothy per il disegno, facevano da corredo alle lunghe chiacchierate su carta. “Il suo nome è Sadie e ha incontrato molte persone famose”, scriveva Bush, “è un cane molto buono ed è nato in Inghilterra. Cattura topi e scoiattoli e corre come il vento”.
Regali e tanta dolcezza, ma sempre senza rivelare la sua reale identità; l’ex presidente fino a fine programma ha mantenuto il segreto, svelato poi al termine del programma di adozione a distanza dall’assistente di Stafford, Angie Lathrop. Timothy restò di stucco quando lo seppe, “non poteva credere che l’uomo che per così tanto tempo gli aveva scritto era stato in precedenza presidente degli Stati Uniti” ha asserito Stafford. Da allora nessuna notizia più di Timothy. “Anche se non sappiamo dove si trova, sappiamo che sta avendo successo nella vita. Adottare un bambino a distanza può incoraggiarlo e guidarlo a diventare un grande essere umano” – conclude Stafford, si legge su Avvenire.
E voi, unimamme, cosa pensate dell’adozione a distanza?
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