Un anziano ridotto in schiavitù è stato salvato.
Angelo è un settantatreenne, ex giardiniere del Quirinale, originario di Rocconigi, in provincia di Cuneo, ma residente a Roma che è stato protagonista di una bruttissima storia di sopraffazione da cui è uscito grazie all’intervento dei carabinieri.
Una coppia di sessantenni romani, suoi vicini di casa, che in passato l’avevano aiutato economicamente quando era in difficoltà, erano arrivati a ridurlo in schiavitù e a rubargli tutta la pensione.
In caso di ritardo nei pagamenti la coppia lo minacciava di togliergli la titolarità del suo appartamento grazie a un fantomatico giudice consenziente.
Non soddisfatta, la coppia di vicini gli imponeva di andare a chiedere l’elemosina nei pressi della farmacia, persino nei giorni in cui avrebbe dovuto sottoporsi a dialisi, completamente insensibili alle sue condizioni di salute.
I carabinieri della stazione di Acilia hanno iniziato a fare degli appostamenti per verificare le segnalazioni giunte alla loro attenzione documentando tutte le vessazioni subite dal pensionato.
La donna è stata individuata durante la consegna di denaro da parte dell’anziano ed è stata arrestata.
Anche suo marito, le cui iniziali sono M.G., è stato successivamente arrestato.
Il magistrato ha disposto la misura cautelare in carcere per la coppia con l’accusa di riduzione in schiavitù aggravata.
Mentre i suoi ricattatori sono finiti dietro le sbarre Angelo si gode la sua rinnovata libertà.
“È finito un incubo ora grazie ai carabinieri posso ritornare a vivere” ha dichiarato l’uomo, che ha trascorso Santo Stefano insieme ai carabinieri che l’hanno salvato.
Unimamme, queste storie ci fanno indignare, ma per fortuna la vicenda di Angelo raccontata su Il Messaggero è finita bene.
Voi cosa ne pensate?
Noi vi lasciamo con la vicenda di un’anziana che a Natale ha chiamato i carabinieri perché si sentiva sola.