Unimamme, ci sono storie che vanno raccontate perché il loro messaggio positivo non svanisca con la scomparsa di chi ne è stato protagonista, come nel caso della vicenda che vi raccontiamo oggi e che risale e uno dei periodi più bui in assoluto dell’umanità.
A Parigi si è spento a 108 anni l’ex partigiano Georges Loinger, un ebreo alsaziano che è stato un eroe della Resistenza durante il nazismo e che ha contribuito a salvare migliaia di bimbi ebrei.
Loinger è nato nel 1910 a Strasburgo in una famiglia di ebrei ortodossi, da giovane entrò nel movimento sionista dell’Hatikvah e fu imprigionato durante la Seconda Guerra Mondiale nella guerra di Haguenau e da lì poi deportato nei campi di lavoro nazisti.
Riuscì a fuggire e si unì alla Resistenza nella rete dei partigiani di Bologna. Tra il 1943 e il 1944 si impegnò per salvare un migliaio di bambini ebrei. Partecipò infatti alle operazioni clandestine dell’Oeuvre de secours aux enfants, portandoli al sicuro in Svizzera.
Poi, al termine della Seconda Guerra Mondiale ha partecipato anche alla vicenda della nave Exodus che nel 1947 portò in Palestina, all’epoca sotto il mandato britannico, 4 500 sopravvissuti alla Shoa.
Il suo coraggio e la sua intraprendenza gli hanno portato anche onori: è stato Presidente della Résistance juive de France per i suoi meriti umanitari nel 2005 ha ricevuto la Legion d’Onore della Repubblica, mentre nel 2013 è stato ricevuto dall’allora Presidente israeliano Simon Peres durante un viaggio in Israele.
Nel 1959 Loinger fu direttore della compagnia di navigazione israeliana Zim, che ha promosso un atto di riconciliazione fra tedeschi e francesi attraverso un viaggio che ha portato esponenti di entrambi i Paesi fino all’ultima tappa a Barcellona, dove gli ebrei furono cacciati nel 1942.
Insomma unimamme, la vita di George Loinger è stata dedicata al prossimo, il suo luminoso esempio non deve scomparire, perché sempre di più, al giorno d’oggi, sentiamo il bisogno di ascoltare storie simili, cose che si potrebbero immaginare impossibili, ma che altre persone hanno portato a termine con successo a dispetto del pericolo.
Noi speriamo che la sua storia ci ispiri a rendere, nel nostro piccolo, il mondo un posto migliore, un ottimo augurio per questo fine anno, cosa ne pensate?
Cosa ne pensate della sua vicenda di cui si parla su Repubblica?
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