Migranti e tratta di esseri umani: vittime le donne schiave del sesso e le persone rapite per il commercio di organi. Una rete internazionale che coinvolge la mafia nigeriana
Che i migranti fossero vittime del traffico di esseri umani, purtroppo, è cosa risaputa. Un fenomeno molto vasto che coinvolge organizzazioni criminali di tutto il mondo, italiane e straniere, tra cui la temibile mafia nigeriana. Le vittime sono sia i migranti nei loro viaggi della speranza che le persone prese di forza dal loro Paese e costrette prima a lunghi viaggi attraverso il deserto e poi imbarcate dalla Libia verso le coste europee, soprattutto italiane. Un commercio ignobile finalizzato alla creazione di schiave del sesso per le strade e i bordelli europei oppure al traffico di organi umani.
Un fenomeno orribile del quale faremmo volentieri a meno di scrivere, ma del quale si deve parlare per far conoscere quello che accade non lontano da noi ed essere consapevoli delle mostruosità di cui sono capaci le mafie.
La tratta di esseri umani, che coinvolge soprattutto i migranti, non è una novità. Sappiamo che dietro a viaggi della speranza di chi scappa da guerre e persecuzioni o da povertà e carestie, in cerca di una vita migliore se non altro umana e accettabile, ci sono organizzazioni ben strutturate che gestiscono gli spostamenti dei migranti lungo le rotte africane e attraverso il Mar Mediterraneo.
Tra le vittime principali del traffico di esseri umani, più volte denunciato anche da Papa Francesco, ci sono soprattutto le donne, perfino le bambine, che vengono ingannate con la promessa di un lavoro e di una vita migliore in Europa, ma poi vengono rinchiuse nel bordelli o buttate per le strade d’Europa a prostituirsi. Un mercato di schiave del sesso molto fiorente, che va avanti da anni, gestito anche dalla mafia nigeriana, perfino con rapimenti di ragazze dai loro villaggi.
Non solo vittime della prostituzione. Il traffico di esseri umani riguarda anche persone rapite per il commercio di organi, che in questo caso coinvolge sia donne che uomini.
Fenomeni agghiaccianti sui quali sta indagando anche l’FBI americana insieme alla polizia italiana. Il nostro territorio, come primo punto di approdo dei barconi dei migranti, è pienamente coinvolto in questo commercio di organi ed esseri umani e vede tra le protagoniste le nostre associazioni criminali.
Stando all’inchiesta internazionale, di cui scrive Il Mattino, il litorale della Campania sarebbe il crocevia di questo traffico.
La mafia nigeriana invia in Italia persone destinate al mercato del sesso e al traffico di organi.
Ci sono donne che partono piene di speranze dall’Africa e si ritrovano costrette a prostituirsi nei bordelli del Nord Europa o sulle strade italiane, tra cui la via Domiziana, sul litorale campano. Schiave del sesso contro la loro volontà. Poi ci sono donne e uomini che scompaiono nel nulla, vittime del traffico di organi.
Dallo scorso mese di luglio una task force internazionale è al lavoro sulla tratta di esseri umani che tra le organizzazioni protagoniste vede proprio la mafia nigeriana. All’inchiesta internazionale collaborano l’Fbi e la polizia italiana, con lo Sco (Servizio centrale operativo) che coordina le indagini delle squadre mobili di Caserta, Roma, Palermo e Torino e che presto potrebbe vedere il coinvolgimento anche della polizia canadese.
L’inchiesta è partita quando gli inquirenti hanno iniziato a seguire le tracce di passaggi anomali di denaro delle bande criminali della mafia nigeriana negli Stati Uniti (i Vicking, gli Eyes e i Black Axe), da qui l’indagine dell’Fbi. Analizzando i flussi di denaro, spostati attraverso i money transfer e il servizio online paypal, l’Fbi è arrivata a Castel Volturno. Qui, arrivavano consistenti somme di denaro sui conti di insospettabili immigrati nigeriani
Secondo l’inchiesta, il denaro proviene dal traffico di stupefacenti, gestito in Europa dalla mafia nigeriana per conto dei boss che vivono in America, e poi viene “investito” per finanziare la tratta di esseri umani, pagando scafisti e accompagnatori dei migranti e corrompendo funzionari.
Quando i migranti finiscono nelle mani dei trafficanti e arrivano in Italia, invece di una vita finalmente serena e normale, vengono sequestrati. Le ragazze vengono nascoste nelle case abusive della costa casertana e qui a forza di calci, pugni, stupri e riti voodoo vengono avviate alla prostituzione. Le donne più belle vengono mandate nei bordelli del nord Europa, le altre restano sulla via Domiziana, dove sono costrette a battere fino a quando non riescono a ripagare il “debito” con la mafia nigeriana. Un somma compresa tra i 15 e i 20mila euro a testa e che non sempre le giovani riescono a ripagare.
Sul traffico di organi, invece, gli investigatori non sono ancora riusciti ad individuare la portata e l’estensione del fenomeno, anche se è sicuro che il fenomeno esiste. Secondo alcune inchieste del 2010, come riferisce Il Messaggero, un rene viene messo in vendita a 60mila euro. Resta, tuttavia, ancora da stabilire quante persone vengano rapite a questo scopo, dove finiscano e se passino anche dall’Italia.
In merito vi ricordiamo l’inchiesta di Save The Children sulle ragazzine costrette a prostituirsi a Ventimiglia per “entrare” in Francia. e la denuncia di Telefono Azzurro sui bambini scomparsi, molti dei quali sono stranieri che arrivano in Italia non accompagnati.
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