Unimamme, oggi vi raccontiamo la storia di una donna che, in diverse occasioni ha offerto la figlia a dei pedofili in cambio di denaro.
La donna, una pescarese cinquantaduenne, lo faceva per avere i soldi per giocare al bingo.
I fatti si sono svolti al luglio e all’agosto del 2011. Gli investigatori avevano delineato una situazione famigliare difficile, fatto di povertà e disagi. Tutto questo, oltre al volere della mamma, aveva messo in pericolo la piccola.
La mamma non ci aveva pensato due volte a far prostituire la figlia che vedeva solo come una sicura fonte di guadagno per riuscire a mantenersi e a continuare a giocare a Bingo.
La squadra mobile ha condotto le indagini che hanno coinvolto anche due pedofili che si sono approfittati della bimba: un novantaduenne e un diciottenne con disturbi comportamentali e ritardo cognitivo.
Nel maggio del 2016 è stata emessa la sentenza del Tribunale di Pescara, confermata nella Corte d’Appello dell’Aquila e, finalmente, resa definitiva dalla Corte di Cassazione lo scorso 5 dicembre.
La donna è stata condannata a 9 anni di carcere e 3 di reclusione, a una pena di 25 mila Euro oltre alla perdita della patria potestà.
Unimamme, cosa ne pensate della condanna e soprattutto dei tempi richiesti dalla stessa, come riportato su Abr24? Possibile che ci siano voluti 8 anni per arrestare questa donna?
Noi vi lasciamo con una bimba di 9 anni fatta prostituire dai genitori.
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